Cesena
Plastic free: Confartigianato chiede un’analisi dei costi
Lo sviluppo sostenibile, l’economia circolare e tutte le corrette prassi di una crescita che si coniughi con la salvaguardia del bene irrinunciabile dell’ambiente – in parole povere la crescita “felice” a cui si deve mirare – sono valori e obiettivi fondamentali e irrinunciabili per Confartigianato Federimpresa Cesena, che valuta molto positivamente la mobilitazione dei giovani contro il riscaldamento del clima a tutela della salute del pianeta, con anche i nostri studenti cesenati in piazza per difendere il loro futuro. Confartigianato Cesena, fra l’altro, nelle sue sedi associative dai prossimi giorni abolirà l’utilizzo della plastica e introdurrà le borracce come segnale di concreto di impegno, non solo in linea di principio ma alla prova dei fatti.Ciò premesso, il Gruppo di presidenza Confartigianato Cesena rimarca che prima di adottare un provvedimento che inibisce l’utilizzo di prodotti in plastica monouso da un’ampia gamma di servizi, come è nei piani della Regione Emilia Romagna con il suo documento ‘Strategia plastic free ER’, sarebbe necessario condurre un’analisi attenta di quali possono essere le alternative disponibili sul mercato e quali le ricadute sui costi dei servizi derivanti dall’adozione del provvedimento stesso. La stessa direttiva europea recentemente approvata lo prevede.
Sarebbe inoltre indispensabile attendere la legge nazionale di adozione del provvedimento comunitario. Oltre alle imprese direttamente coinvolte nella produzione dei beni che si vogliono rendere oggetto di inibizione, vanno considerate le imprese utilizzatrici, ad esempio tutto il comparto dei gestori della ristorazione collettiva e i pubblici esercizi. Individuare le alternative all’impiego attuale di plastiche monouso avrà ripercussioni certe sull’organizzazione aziendale, sui costi di approvvigionamento del materiale, e senza un’analisi dettagliata dei contraccolpi, potrebbero esserci conseguenze gravi a danno di imprese e lavoratori del comparto.
È necessario un piano, declinato anche nella quantificazione delle risorse disponibili, di sostegno finanziario pubblico utile a riorganizzare le produzioni coinvolte dal provvedimento. Solo nella Provincia di Forlì-Cesena risultano coinvolte 138 imprese di fabbricazione di articoli in materie plastiche e similari, e in Regione sono 1366.
Per Confartigianato, ribadiamo, lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia ambientale sono irrinunciabili, ma si devono costruire gradualmente, con scelte oculate e programmate, a effettivo vantaggio della comunità e di chi lavora.