Cesena
Presentato il nuovo cartellone del Teatro “Bonci”
«Ci impegniamo per la cultura e per il teatro, il che sarà sempre più visibile con la riapertura degli spazi del Ridotto alla città». Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, sottolinea che l’impegno del Comune non riguarda solo il Teatro “Bonci”, ma a più ampio raggio si colloca in una dimensione di apertura verso ciò che la città produce. L’occasione è la presentazione del cartellone del Teatro “Bonci”, in un foyer gremito di giornalisti e addetti ai lavori, rappresentanti delle varie compagnie teatrali, varie personalità.
Dalla sala si sentono le voci dei cantanti che stanno provando “Rigoletto”, l’opera di Giuseppe Verdi con cui, come da tradizione, inizierà la stagione 2019-2020. «Ancora una volta – ricorda Franco Pollini, direttore del teatro – con la collaborazione del Conservatorio “Maderna” possiamo inaugurare con un’opera, una delle più amate di Verdi, “Rigoletto”, appunto; l’interesse per ciò che il nostro territorio produce non si esaurisce qui; anzi, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Alessandro Bonci (1870 – 1940), una sezione del programma avrà un titolo a parte: “Libretti cesenati per Alessandro Bonci”. La parte preponderante l’avrà il Conservatorio, ma ci sarà spazio per realtà locali come l’associazione “Amici del Monte”, con il “Leonardo a Cesena” di Paolo Turroni (29 novembre) e il progetto del flautista cesenate Yuri Ciccarese, dedicato ai numerosi e ingiustamente dimenticati musicisti di Cesena (15 marzo 2020); il 24 aprile tornerà a Cesena Massimo Rocchi, mimo amatissimo in Europa, che in Italia non si esibisce più da anni, e che eseguì il suo spettacolo “Bonci Bonci Bonci” prima della chiusura del teatro per restauri. Dato che la storia si ripete, ci è sembrato di buon augurio invitarlo nuovamente».
Carlo Verona, assessore ai servizi culturali, sottolinea che il prossimo anno rappresenterà un periodo di profondo rinnovamento per il “Bonci”, soprattutto perché, dopo tanti anni, il Ridotto del teatro tornerà utilizzabile per gli spettacoli: ben 599 abbonati testimoniano una passione per il teatro che non solo non termina, ma anzi rilancia, e si rinnova. Esattamente come le compagnie teatrali “storiche” di Cesena, la “Socìetas Raffaello Sanzio” e il “Teatro Valdoca” uniscono le forze per produrre spettacoli che hanno in sé la ricerca del nuovo, in una rinascita attraverso forze giovani, come hanno ricordato sia Cesare Ronconi, per Valdoca, sia Claudia Castellucci per Raffaello Sanzio.
«Il teatro deve vivere in simbiosi con la città – così ha detto Claudio Longhi, direttore della Fondazione Ert – tenendo, per così dire, sempre la porta aperta. La qualità di ciò che facciamo è stata segnalata dal ministero, che ci ha indicati come primo teatro nazionale d’Italia; peccato che contemporaneamente ci abbia tagliato i fondi per circa 90mila euro. Nonostante il taglio sia arrivato durante l’estate, si è deciso di non tagliare il programma, come hanno fatto tante altre realtà. Proponiamo però ai cittadini di aiutarci col sistema dell’Art bonus, che prevede un notevole sconto fiscale per le donazioni liberali».
Venendo al filo rosso, al tema conduttore del cartellone 2019-2020, Claudio Longhi ha sintetizzato il programma in una domanda: è possibile liberarci del Novecento? «Il XXI secolo è oramai maggiorenne: dopo il secolo per eccellenza della novità, delle trasformazioni epocali, nel bene (i progressi medici e scientifici) e nel male (la Shoah, i genocidi), c’è spazio perché gli uomini del nuovo secolo possano essere davvero “nuovi”?». Il programma, che spazia dal teatro greco ai contemporanei, cerca di dare degli stimoli di riflessione.
Vediamo ora i titoli più interessanti della nuova stagione.
21 – 22 settembre 2019
Rigoletto
Una certezza: l’opera messa in scena dal Conservatorio cesenate è sempre un appuntamento interessante. Voci giovani, scelte col concorso “Primo palcoscenico”, un gruppo di persone che lavora divertendosi; c’è sempre un fermento elettrico in ciò che si ammira sul palco del “Bonci”, e possiamo essere facili profeti immaginando che sarà così anche quest’anno.
7 – 10 novembre 2019
Falstaff e il suo Servo
da William Shakespeare
Regia Antonio Calenda, con Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka: già questi tre nomi dovrebbero essere sufficienti. Una rielaborazione della figura più amata del drammaturgo inglese, più sfuggente, più moderna. Di sicuro interesse.
21 – 24 novembre 2019
Winston vs Churchill
da “Churchill, il vizio della democrazia”
Giuseppe Battiston è un grande interprete, ed è già stato, alcuni anni fa, un memorabile Orson Welles; in questo caso indossa le vesti dello statista inglese. Sicura prova d’attore.
5 – 8 dicembre 2019
Occident Express
(Haifa è nata per star ferma)
Stefano Massini è uno dei più importanti autori di oggi, e la presenza di Ottavia Piccolo è fonte di sicuro interesse. L’Orchestra Multietnica di Arezzo darà il giusto tono alla vicenda. Per una serata rivolta verso mondi lontani, ma in realtà vicinissimi a noi.
14 – 15 dicembre 2019
Quando la vita ti viene a trovare
Dialogo tra Lucrezio e Seneca
Ivano Dionigi ha immaginato il dialogo fra due giganti del pensiero e della poesia. Sarà l’occasione per rileggere le loro pagine immortali e osservare come il grande latinista si sia calato in un mondo che ci pare antico ed è, invece, nostro contemporaneo.
9 – 12 gennaio 2020
La commedia della vanità
di Elias Canetti
Claudio Longhi, direttore di Ert, mette in scena il dramma colossale di Elias Canetti, premio Nobel per la letteratura 1981: un’occasione, perché si tratta di un dramma che raramente si vede sui palcoscenici.
15 gennaio 2020
Il Lago dei Cigni
La danza più classica del mondo: musica di Pëtr Il’ic Cajkovskij, coreografia di Marius Petipa, compagnia “Ballet from Russia”. Non c’è altro da dire.
23 – 26 gennaio 2020
Antigone
di Sofocle
Un grande classico, esempio di quel “filo rosso” che segna il cartellone del “Bonci”. Antigone, che si rifiuta di seguire le nuove leggi del re Creonte, è nel giusto? O sbaglia, rimanendo legata al passato? E Creonte, che non concede alla donna di seppellire suo fratello, mettendo lo Stato prima della famiglia, anticipa o no i dittatori di oggi? Per la regia di Laura Sicignano, con Sebastiano Lo Monaco.
30 gennaio 2020
Bach is in the Air
Ramin Bahrami e Danilo Rea al pianoforte, in un concerto interamente dedicato a Johann Sebastian Bach, a 270 anni dalla scomparsa del genio assoluto della musica.
14 febbraio 2020
Letters to Bach
Noa (voce, percussioni) e Gil Dor (chitarre) dedicano un altro concerto a Bach, portandolo dalla sua epoca ormai remota all’oggi. È una scommessa che finora ha fatto riscontrare un notevole successo di pubblico e critica.
11 – 12 marzo 2020
SOLO. The Legend of quick-change
Arturo Brachetti è ormai un mito del trasformismo: assistere ai suoi spettacoli equivale ad ammirare un mago. Si cerca di capire come ha fatto, e si rimane, semplicemente, affascinati.
17 – 18 marzo 2020
Un nemico del popolo
di Henrik Ibsen
Massimo Popolizio (anche regista) e Maria Paiato per un Ibsen “politico”, in un testo che dal XIX secolo ci osserva, provocandoci su un tema come quello dell’ecologia che è diventato di drammatica attualità. Fino a che punto saremmo disposti a spingerci per il bene comune?
26 – 29 marzo 2020
Fronte del porto
di Budd Schulberg con Stan Silverman
Alessandro Gassmann dirige una rielaborazione del dramma che divenne il classico film con Marlon Brando, ambientando la vicenda a Napoli. Cambiano i luoghi, non l’impatto emotivo.
2 – 5 aprile 2020
Macbeth
di William Shakespeare
Classico dei classici, le vicende del re scozzese, pronto a tutto per il potere, ci colpiscono oggi come quattro secoli fa.
Queste non sono che alcune suggestioni, del tutto personali. Il programma completo è su www.teatrobonci.it