Presentato oggi il libro del professor Foschi “Una storia dell’epoca moderna”

Si è conclusa poco fa nella sala lignea della biblioteca Malatestiana la presentazione del volume “Una storia dell’epoca moderna. Spazi, trame, personaggi alle radici del nostro presente”. Il volume, che spazia sull’epoca moderan dal 1200 al Congresso di Vienna (1815) è stato scritto dal professor Fabrizio Foschi, già docente di Storia al liceo scientifico “Righi” e a quello del Sacro cuore. Il libro si avvale della prefazione di Franco Cardini ed è edito da “Rubettino scuola”. L’incontro odierno, introdotto dall’amico di Foschi, Alfonso Ravaioli, si è potuto tenere con il patrocinio del Comune di Cesena, il sostegno della Siropack Italia Srl e della Casa di accoglienza “Luciano Gentili” Odv.

“Per scrivere la storia – ha detto il professor Foschi rispondendo ad alcune domande dal pubblico di invitati – ci vuole un soggetto e occorre considerare le memorie e le aspettative. La storia è un procedere dell’umano”.

Sui giovani che faticano ad appassionarsi alla storia, il docente ha risposte che “i ragazzi hanno un senso vibrante del presente, ma hanno bisogno di profondità. Hanno bisogno anche di una successione di tempi, magari da apprendere visitando un museo”.

Magari per gli studenti “è importante – ha proseguito il prof – scoprire le radici partendo dalla propria appartenenza e dalle domande Chi sono?, A chi appartengo?”.

Poi ancora si è chiesto lo storico: “Abbiamo imparato qualcosa dalla guerra dei 30 anni che si svolse in Europa tra il 1618 e il 1648 e fu devastante per campagne e città? Mi pare che in giro ci siano ancora molte guerre. Nella storia sono sempre presente dei significati. Sta a noi capire cosa ci vogliono dire”.

Infine un accenno alla storia locale, per far comprendere come la storia può essere scritta e può condizionare le nostre vita. “Cesena da sempre – ha detto in chiusura Foschi – è considerata una città laica, contro la Chiesa, anche per i soprusi subiti, compreso il Sacco dei Bretoni del 1377. E questo si può dire che sia vero. Ma è anche vero che la nostra città ha ricevuto tanto dai due papi di origini cesenati, Pio VI Braschi e Pio VII Chiaramonti. E sotto il dominio dello Stato pontificio la città ha potuto godere di una libertà impensabile altrove”. Come dire che la storia va sempre letta e interpretata, secondo memorie e aspettative, appunto. 

Nella foto qui sopra, la copertina del volume di Fabrizio Foschi