Prevenzione tumori, lo Ior ha raccolto 25mila euro a Cesena

Domenica scorsa si è tenuta la Festa della Mamma, ricorrenza che da anni fa rima con lotta contro il cancro. I Volontari Ior si sono presentati con i loro stand in più di 200 zone nevralgiche di 90 città della Romagna per distribuire la tradizionale azalea, da più di 25 anni il simbolo più bello ed apprezzato della battaglia contro i tumori.

Il grande weekend di solidarietà ha portato oltre 235mila totali di donazioni, frutto di più di 15.300 piantine distribuite.

“Dopo le sottoscrizioni del 5×1000, le cui preferenze ci hanno permesso di superare per la prima volta nella nostra storia quarantennale il milione di contributi, si tratta di un dato ulteriore che dimostra quanto il legame tra la Romagna e lo Ior sia vivo e sempre più stretto – spiega il Direttore Generale Fabrizio Miserocchi – ricordiamo che il ricavato delle azalee verrà messo interamente a disposizione dei progetti di ricerca scientifica più promettenti contro le neoplasie, portati avanti presso l’Irst-Irccs di Meldola: vista la cifra siamo sicuri che tali studi riceveranno davvero un impulso notevole, di modo che una volta di più quanto donato dai romagnoli allo Ior venga restituito loro sotto forma di eccellenza di terapie e di cura”.

Gli abitanti di Cesena e dintorni si sono confermati particolarmente sensibili al tema. Da Cesenatico a Longiano, da Savignano a Gambettola, sono state tantissime infatti le persone che hanno scelto l’azalea dello Ior come omaggio alla propria mamma: il modo più gradito di fare la differenza nella lotta contro il cancro.

Il ricavo totale delle piazze di Cesena ha quasi raggiunto i 25mila euro, frutto di 1.610 azalee distribuite.

“Abbiamo i volontari migliori del mondo: sono orgoglioso di loro – ha aggiunto il Direttore Generale Fabrizio Miserocchi – è grazie a loro se abbiamo raggiunto questo successo. A nome di tutto lo Ior desidero ringraziarli per l’impegno e la costanza che in questo weekend in particolare, e in questi anni in generale, hanno deciso di donarci. Desidero ringraziare anche i ricercatori e i medici dell’Irst-Irccs e delle Oncologie della Romagna, che sono scesi nelle piazze con i camici al nostro fianco. Insieme possiamo continuare a fare la differenza, rendendo il nostro territorio un’area d’avanguardia nella lotta contro il cancro”.