Pupi Avati: “In me abita la poetica del Fanciullino”

Le fotografie della consegna del Premio Pascoli al grande regista 

Pupi Avati ha ricevuto il Premio Pascoli alla carriera tributatogli da Sammauroindustria ieri, domenica 3 novembre, a Villa Torlonia a San Mauro Pascoli, paese natale di Giovanni Pascoli. A consegnarlo la presidente della giuria del Premio, Daniela Baroncini, nonché presidente dell’Accademia Pascoliana. 

Le parole di Pupi Avati

Per il grande regista quella di ieri è stata una giornata alquanto speciale perchè gli è stato consegnato il Premio Pascoli da Sammauroindustria, il riconoscimento è arrivato nel giorno del suo 86esimo compleanno e Pupi Avati lo ha accolto con queste parole:”Con Pascoli ho sempre avuto un rapporto misterioso e speciale. Mi lega una vicenda familiare che mi colpì tanti anni fa quando il 10 agosto, giorno dell’omicidio del babbo del poeta, persi mio padre e mia nonna in un incidente stradale proprio in Romagna. Mi lega anche la sua poesia, in me abita la poetica del Fanciullino. Provai anche a proporre un film su Pascoli, senza riuscirvi. Mi dà molta gioia che un collega che stimo moltissimo, quale è Giuseppe Piccioni, stia realizzando un film sulla vita di Giovanni Pascoli”.

 La motivazione del Premio

Questa la motivazione del Premio: Pupi Avati è un autore nel senso più ampio della parola, perché mostra un linguaggio proprio e ricco di originalità, costruito in anni di lavoro sui generi, e perché, al contempo, è regista, sceneggiatore, produttore dei propri film. Dotato di una notevole dose d’invenzione che lo induce alla creazione di nuovi generi come, per esempio, il cosiddetto ‘gotico padano’, si è cimentato con eccellenti risultati nel film storico, nella commedia, molto spesso amara, e nel dramma, a volte contaminandoli e attingendo a vette di autentica poesia. Autore assai sensibile alle poetiche della memoria o del ricordo come direbbe Pascoli, ha tratto al pari del poeta sammaurese linfa vitale dall’ambiente provinciale. Non basta: ha progettato di fare un film su di lui, citazioni pascoliane si trovano in alcuni suoi film, e la sua biografia ‘incrocia’ quella del poeta perché anche Avati ha vissuto un tragico 10 agosto”.

 La giornata 

Ad aprire la giornata sono stati il sindaco di San Mauro Pascoli, Moris Guidi, e il presidente di Sammauroindustria Daniele Gasperini. In una sala degli Archi gremita, Avati ha poi dialogato con Gianfranco Miro Gori sul cinema e più in particolare sul suo ultimo libro “L’orto americano” da cui è tratto il suo film presentato nell’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia, con alcune scene girate proprio a Villa Torlonia a San Mauro. 

“Pupi Avati, oltre a un grande regista, ancora una volta si è rivelato un eccezionale affabulatore, una persona di rara umanità ed empatia”, spiega Miro Gori a commento della storica giornata per San Mauro Pascoli. 

Qui la fotogallery di Sandra e Urbano fotografi

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