Quando la parola diventa riabilitazione

Nelle tensioni di un dramma che ne ha segnato in parte l’identità, la parola diventa scoperta del proprio io e occasione di riscatto. Sono le poesie e i pensieri di Carlo Mazzotti raccolti nel volume “Senza lacrime più” che verrà presentato domani, sabato 8 ottobre, alle 17 nella Sala lignea della Biblioteca Malatestiana.

Mazzotti, 63 anni, è un paziente psichiatrico da oltre quarant’anni. Appassionato di letteratura, tramite la poesia ha dato voce al malessere interiore che l’ha segnato fin da giovanissimo. I fratelli Massimo e Vasco hanno voluto pubblicare i suoi componimenti scritti nel decennio che va dal 1980 al 1990. Pagine in cui la parola diventa una riabilitazione, anche a dispetto di destini avversi, perché capace di celebrare la propria dignità, la costruzione della persona, persino le vie della salvezza.

Alla presentazione interverranno Michele Sanza (direttore del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche di Forlì-Cesena), Nevio Baruffi (educatore professionale al Centro Salute mentale di Cesena), Carmelina Labruzzo (assessora ai Servizi per le persone e le famiglie al Comune di Cesena), Roberto Casalini (società editrice Il Ponte Vecchio). Durante l’incontro i ragazzi del Centro diurno “Ulisse” di Forlì leggeranno alcuni brani tratti dal libro.

L’iniziativa è promossa dall’associazione “Porte aperte”, che assiste i familiari dei pazienti psichiatrici e si batte per la loro presa in carico globale, puntando non solo sui farmaci ma anche sull’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo.