Cesena
Reggiana-Cesena, la testimonianza di chi era su quel treno
Costretti a peripezie e stipati come sardine. Una versione dei fatti

Domenica da dimenticare per i tifosi bianconeri
La testimonianza di chi c’era su quel treno
Sulle polemiche scaturite dopo la trasferta dei tifosi cesenati di domenica scorsa a Reggio Emilia per la partita tra la Reggiana e il Cesena (cfr pezzo al link qui sotto), pubblichiamo il resoconto di un tifoso del Cesena che ha partecipato al viaggio in treno e fornisce la sua versione dei fatti.
Clima surriscaldato fin dalla partenza
“Il clima è elettrico già dalla partenza, alle 11,10, dalla stazione di Cesena”, riferisce il tifoso che chiameremo Paolo, con un nome di fantasia. Sono tanti i giovani presenti, molti in età da scuole superiori. La stima è che siano presenti almeno 500 persone. “Il treno si è subito riempito – prosegue Paolo – e le temperature parevano almeno di 30 gradi. Eravamo stipati come sardine. Molti in piedi. C’era disponibile solo un bagno nella prima carrozza. Già a Faenza era impraticabile, con il water pieno e intasato, cinque dita di piscio, fila costante per raggiungerlo, passeggeri increduli per il folclore e l’entusiasmo romagnolo… Io la pipi’ l’ho fatta nel lavabo…. Tutti i presenti avevano birra o alcolici con i panini… L’immondizia era tanta ed era difficile da gestire, qualche carrozza aveva i sacchi neri e li abbiamo riempiti”.
Nei vagoni non si respirava
Ad un certo punto qualche giovane della Riviera ha riferito che al piano superiore erano tutti nudi… “Non si respirava – prosegue Paolo – e i finestrini erano bloccati. Noi abbiamo avuto la fortuna di riuscire ad aprire un finestrino in modo da fare passare un po’ d’aria”. Alla stazione di Bologna, molto sarebbero scesi, altri avrebbero dato vita a qualche coro, tra cui alcuni contro i tifosi del Bologna, “qualche fumogeno ma niente di che”, precisa Paolo. Poi a Castelfranco altri sarebbero scesi per fare pipì…. poi arrivati a Reggio i tifosi si sono trasferiti in tram verso il Mapei stadium.
Il rientro a Cesena
“Da segnalare che dalla stazione allo stadio ci hanno costretti a un giro lunghissimo di 30 minuti – conclude Paolo -. Nel tragitto dei tram, l’ultimo (io ero nel primo) è stato colpito da un mattone dai tifosi reggiani delle “Teste Quadre” rompendo un vetro. Per motivi di ordine pubblico qualcuno ha ordinato al treno regionale di aspettarci. Una volta raggiunto il treno, il resto è stato tutto tranquillo. La temperatura nei vagoni, a dispetto di quella sopportata all’andata, era quasi fredda. I tifosi molto sobri e stanchi. Io sono arrivato a Cesena alle 20,20. Ero a casa con molta puzza addosso alle 20,30 mentre la mia compagna iniziava il suo turno di lavoro, di notte”.
Al link qui sotto, il pezzo sulla partita