Dall'Italia
Regionali. Elena Ugolini candidata per il centro destra: “Ora ci sono le condizioni per costruire un progetto civico insieme”
“Sono stata per due mesi in silenzio, quando è venuto fuori il mio nome sui giornali come possibile candidato per la presidenza della Regione. Mi sono decisa a parlare solo ora, perché ho capito che ci sono le condizioni per poter costruire un progetto civico che cambi il modo di pensare al governo della nostra regione”. Sono le prime parole di Elena Ugolini, già sottosegretaria all’Istruzione (nel Governo Monti) e preside del liceo Malpighi di Bologna, da candidata (per il centrodestra) verso le elezioni regionali in Emilia-Romagna.
Ugolini sceglie di sciogliere le riserve oggi in piazza Galvani, a Bologna, dove si tiene la maratona oratoria della Camera penale territoriale contro i suicidi in carcere nell’ambito della mobilitazione nazionale a tema. Dopo aver parlato in piazza, continua Ugolini rispondendo ai cronisti a margine: “Alle elezioni regionali del 2020 ha votato solamente la metà dei cittadini, uno su due ha detto ‘non mi interessa’. Penso sia arrivato il momento di riavvicinare tutti, giovani, persone di mezza età e anziani, al senso del bene comune che noi tutti dobbiamo costruire. Ci sono tantissime energie che potremmo liberare nella nostra regione, che è una bella regione e va bene perché ci sono tantissime persone che si prendono responsabilità e un cittadino su 10 ha la partita Iva”.
Però, continua l’ex sottosegretaria, in Emilia-Romagna “c’è tanto in più da fare: penso alla sanità, che dovrebbe seguire un paradigma diverso, più vicino al malato e a chi ha bisogno. Penso alla formazione professionale iniziale, a chi ha bisogno di imparare un lavoro perché desidera fare un certo tipo di percorso. Penso al sociale, al ruolo del terso settore, e penso agli anziani: perché dobbiamo vivere tanto se la nostra non è una bella vita? Sarebbe bello nella nostra regione cominciare un percorso di costruzione di un noi, di un modo per pensare al futuro che risponda alle domande della gente“. Insiste l’ormai neocandidata: “La regione è sempre stata di un certo partito, ma quello che dico lo dico a tutti. Anche alle persone che hanno governato da 54 anni la nostra regione: non possiamo guardare al futuro e alle sfide che ci sono senza cambiare paradigma. Se il 35% dei nostri ragazzi dice che vorrebbe andare via, dobbiamo farci delle domande. Non perché non dia giusto che facciano un’esperienza all’estero, ma perché- conclude Ugolini- il nostro paese dà meno possibilità. Non possiamo permettercelo”. (Lud/ Dire)