Renato Serra “giornalista”, una nuova edizione di testi

Un volume fresco di stampa sarà presentato domenica 3 novembre in Biblioteca Malatestiana

La copertina del volume

È un volume importante, quello curato da Riccardo Caporali, appena edito dal Ponte Vecchio di Cesena, che sarà presentato domenica 3 novembre in Biblioteca Malatestiana alle 17. Il volume raccoglie gli scritti di Renato Serra per “Il cittadino”, il periodico liberale, curato da Nazzareno Trovanelli, che rappresentò un importante punto di riferimento nella cultura cesenate.

Occasione per conoscere il Serra “ufficiale”

Sono scritti d’occasione, testi di un Serra “giornalista”. Usiamo la parola con le virgolette perché anche se si trattava di articoli scritti per un settimanale, il critico cesenate non si dedicava a essi come un giornalista professionista. Eppure, sono un ottimo modo per conoscere il Serra ufficiale. Le lettere, raccolte dopo la sua scomparsa sul Podgora (20 luglio 1915), erano ovviamente scritti privati. Per conoscere Serra, in quel tempo, oltre ai testi pubblicati sulle riviste e nei libri, questi articoli erano l’unico strumento a disposizione dei lettori. Sono, come s’è detto, testi d’occasione, eppure, fa notare Caporali nel suo ampio e validissimo saggio iniziale, sono pagine che ci permettono di vedere come Serra, anche nelle occasioni ufficiali, in cui sarebbe bastato ripetere il già detto, reiterare concetti ben noti, non si trattiene, ma esprime le sue riflessioni, lascia emergere il suo pensiero, anche là dove è discordante da un immaginario comune. Ad esempio, nella sua rievocazione pascoliana, pur nella commozione per la morte del poeta, non evita di dividere una produzione più autentica, la prima, da quella più ufficiale, sontuosa e meno personale, della seconda parte della sua vita.

Una pubblicazione che fa riflettere

Merito dell’introduzione di Riccardo Caporali è di guidare il lettore, anche quello che meno conosce l’opera del critico cesenate, attraverso le numerose sfaccettature di queste pagine, che finalmente sono state tolte dall’oblio delle antiche pagine del “Cittadino”. Come scrive Marino Biondi nella sua importante postfazione, «il libro delle carte minori ha trovato il suo posto nella bibliografia serriana, finalmente». I testi vanno dal 1910 al 1915, e anche se sono comodamente leggibili su internet grazie all’opera della Società di ricerca e studio della Romagna mineraria sul sito www.giornalistoricicesena.it, è certamente più facile leggerli in formato moderno sulle pagine di questo prezioso volume. Il prossimo anno saranno 110 anni dalla morte di Serra. A dieci anni di distanza dalle numerosissime iniziative realizzate per il centenario della sua scomparsa, questa pubblicazione fa riflettere: oltre che i preziosi commenti, oltre che le visite guidate alla sua dimora cesenate, oltre che le conferenze che, speriamo, si faranno, la pubblicazione dell’opera di uno scrittore è sempre il mezzo principale per farlo conoscere e divulgarlo oltre i confini della sua piccola patria. Speriamo che questo volume possa rappresentare uno stimolo in tal senso.

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Renato Serra, Scritti sul “Cittadino” (1910 – 1915). A cura di Riccardo Caporali, postfazione di Marino Biondi. Società editrice “Il Ponte vecchio”, Cesena 2024, pagine 304, 18 euro.