Cesena
Reportage dalle zone alluvionate
Siamo in viaggio nelle zone alluvionate, nelle strade percorribili tra Martorano e Ronta. Sul ponte di via Torino tutto attorno è allagato e il livello dell’acqua è alto.
In via Ravennate, a Martorano, residenti parlano di una “situazione impressionante. Nel 1992 e 1993 ci sono state piene importanti perché il fiume non era pulito, ma mai a questi livelli”.
In via Ficchio, sempre a Martorano, all’incrocio con via Ravennate, il fiume è in strada e tanti uomini sono al lavoro per far defluire l’acqua. Si cercano i chiusini a fatica. Sulla Ravennate incrociamo tanti mezzi di soccorso: Anas, municipale, anche l’esercito, tra la gente. Riprende a piovere e a girare elicottero.
Rumori di badile e ramazza e tanta buona volontà e spirito di collaborazione di tanti in via Ficchio.
È operativo il nucleo Pompieri da Trento. Un’ambulanza che doveva andare a Ronta è tornata indietro per cercare percorso alternativi. I fossi sono pieni e la strada è allagata.
In direzione Ronta, il livello dell’acqua aumenta a vista d’occhio.
Alle porte del Borgo di Ronta, la Ravennate sta diventando impraticabile. Se non strettamente necessario evitare il percorso. Il livello di fango in strada sta aumentando. E intanto le persone sulla Ravennate a Martorano cercano di fare il possibile. All’incrocio di via Gino Arienti, si installano paratoie verso la Ravennate. ”Ci proviamo”, dicono i residenti cercando di correre contro il tempo.
“I sacchi di sabbia dove sono?”, si chiedono alcuni abitanti. “Abbiamo tanta buona volontà e spirito di collaborazione – dicono -. Ci proviamo. Sacchi di sabbia ci sarebbero utili. Abbiamo fatto tutto il possibile. Speriamo bene”. Non manca un sorriso di soddisfazione insieme al saluto: “Buona giornata e buon lavoro”.
Procediamo nel viaggio. Via Violone di Gattolino, a Martorano, è chiusa all’altezza della Centrale del Latte. I fossi sono pieni e l’acqua è in strada.
Siamo tornati indietro. All’interazione fra via Ficchio e via Ravennate. Il Savio è straripante all’altezza della ciclabile. Subito hanno aperto i tombini, cercando di pulirli anche a mani nude. Sempre più persone accorrono ad aiutare. Gli abitanti ci dicono che i garage sono pieni e che hanno cercato di ripararli con paratie di fortuna, anche materassi.
Sulla Ravennate in direzione Ronta, passa un mezzo dei Vigili del fuoco con canotto di salvataggio.
Ora è stata chiusa la percorribilità di via Ficchio. Gli abitanti sono preoccupati: “La protezione civile ha detto che alle 11 arriva un’altra piena. Ricominceremo. Siamo qui”.
Ci racconta Manuela, una degli abitanti della palazzina di via Picchio: “Così si sono salvati i garage. Tutti gli abitanti della palazzina più grande si sono adoperati ieri sera fino alle 23,30. Poi si è monitorata la situazione e questa mattina alle 7,30 il fiume è tornato fuori. Tanta collaborazione e lavoro di tutti i condomini, ognuno ha fatto la sua parte. Tante persone della zona di Martorano ci hanno dato una mano. E ora si alza il vento e c’è un nuovo allarme piena che dovrebbe arrivare a breve. Ma siamo pronti”.
La signora Antonella è tra gli abitanti di via Ficchio con tavernetta e garage alluvionati. “Ieri sera 30 centimetri di acqua – dice -. Hanno lavorato tutta notte, le pompe elettriche con prese sott’acqua non funzionavano. Questa mattina in gran parte è stata tolta, facendola defluire un poco, poi alle 8,30 di nuovo 30 centimetri”.
Siamo tornati in direzione borgo di Ronta. Tra un timidissimo sole, in via Ravennate, all’altezza della intersezione con via Mariana l’acqua è sempre più alta. Via Ravennate è chiusa e i mezzi anfibi sono pronti.
In azione anche il Soccorso alpino e i Vigili del fuoco di Vigo di Fassa, attrezzati per soccorso alluvionati, che ci dicono: “Andiamo nelle case a portare i sacchi. Al momento non abbiamo istruzioni di portare via persone. Vedremo sul momento”.
Fabio Narducci, a Borgo di Ronta, ci riferisce che “sono state evacuate alcune famiglie all’altezza del sottopassaggio. In via Melona e via Fornasaccia abbiamo tutti l’acqua in casa, in taverna almeno due metri, e al piano terra almeno mezzo metro. Davanti a questi fenomeni, si è impotenti”.
“Due metri d’acqua”, per la famiglia di Elio Montanari, nostro abbonato, sopra al fiume in via Ravennate di fronte alla chiesa. “Abbiamo perso tutto – dice Montanari -. La caldaia non va, il servoscala per mio figlio disabile non funziona. Ma restiamo qui, fino a quando è possibile. Già da ieri siamo in contatto con la protezione civile, facendo presente la situazione critica. Questa notte ci hanno chiesto se era necessario essere sfollati, ma siamo saliti al primo piano”.