Cesenatico
Riabilitazione d’eccellenza al Marconi Domenica 29 settembre la “Nico Run” per l’acquisto di un nuovo macchinario Sanità.
Medicina riabilitativa dell’ospedale “Guglielmo Marconi” di Cesenatico sempre più d’eccellenza. Inserito nel 2005 nella rete regionale per la riabilitazione delle persone con grave cerebrolesione acquisita, il reparto diretto dal dottor Andrea Naldi con la collaborazione del dottor Flores Arlotti, ha acquisito competenze sempre più qualificate per i suoi interventi rivolti a pazienti affetti da ictus ischemico, emorragia cerebrale e trauma cranico, diventando un riferimento all’interno dell’azienda Usl della Romagna.
Fiore all’occhiello del reparto è il Lokomat, un esoscheletro per la neuroriabilitazione robotizzata degli arti inferiori, attivo da circa un anno grazie a una donazione della fondazione For Fruttadoro Orogel. Fra i primi a utilizzarlo, Jordan Fantini, 24enne riminese. Quattro anni fa un incidente stradale gli causò una gravissima lesione alla spina dorsale che oggi lo paralizza dalla vita in giù. Dopo 25 giorni di coma, il risveglio e l’inizio di un lungo percorso di riabilitazione. “Ho sentito parlare dell’utilità del Lokomat – spiega Jordan – e, col parere dei medici, sono entrato nel percorso specialistico. Ho frequentato diverse strutture riabilitative, anche oltre i confini regionali, non senza difficoltà da parte mia e dei miei familiari, fino all’entrata in funzione del Lokomat all’ospedale di Cesenatico”.
Ed è qui, nell’ambulatorio di riabilitazione robotica, che due volte a settimana, dallo scorso gennaio, Jordan abbandona la carrozzina e si mette in piedi. “Il Lokomat – racconta Jordan – mi è utile soprattutto per mantenere il tono muscolare ed evitare tutta una serie di contrazioni. Nel mio caso – conclude Jordan – quello che conta non è tanto stare in piedi quanto piuttosto ritrovare la naturalità del cammino, il cui ricordo in me è sempre vivo”.
A oggi, l’ambulatorio di riabilitazione robotica di Cesenatico ha preso in carico 21 pazienti, per un totale di 339 sedute di trattamento, ciascuna della durata di 150 minuti. Presto il Lokomat, presente in sole due strutture pubbliche in tutta la regione, potrebbe essere affiancato da una nuova apparecchiatura all’avanguardia. Si tratta di Armeo Spring, un esoscheletro per la riabilitazione robotica degli arti superiori in persone che hanno riportato dei deficit motori, in seguito a una lesione cerebrale o midollare. Il sistema, che può essere combinato con l’utilizzo della realtà virtuale per riprodurre attività simili a quelle svolte in un contesto reale, ha un costo di circa 60mila euro.
Per raccogliere fondi per l’acquisto del macchinario da donare all’unità operativa dell’ospedale di Cesenatico, domenica prossima 29 settembre a Cesena si svolgerà la “Nico Run”. A promuovere l’iniziativa è Silvia Faberi, mamma del 29enne Niccolò. Nel 2016 un grave incidente lo costrinse al ricovero presso il Trauma center del Bufalini di Cesena. A seguire, numerosi interventi chirurgici salvavita e una lunga riabilitazione presso il reparto di Medicina riabilitativa di Cesenatico, dove tutt’oggi è assistito. Per l’acquisto delmacchinario si stanno muovendo con donazioni anche associazioni e aziende del territorio come la “Casa del pescatore” e Linea sterile. La “Nico Run” di domenica 29 settembre è organizzata da Just Pilates Studio edall’associazione “Domani arriva sempre”. La partenza è prevista alle 9,30 dalla palestra Just Pilates, in via Cerchia di Sant’Egidio 952, con ritrovo e iscrizioni (5 euro) dalle 8. Sarà possibile percorrere 5 o 11 chilometri camminando (anche in compagnia degli amici a quattro zampe), di corsa o praticando nordic walking. È possibile effettuare anche donazioni on line sulla piattaforma di crowdfunding httpss://www.retedeldono.it it/progetti/ d.a.s/nico-run.