Cesena
Riapre il “Bonci” con il Teatro Valdoca
La presentazione dello spettacolo che aprirà il “Bonci” venerdì 14 maggio (ore 19) avviene in un luogo diverso da quello consueto. Non nel mondo reale, ma su una piattaforma virtuale. Molti gli interventi, attraverso internet, per dare un primo sguardo sul nuovo spettacolo del Teatro Valdoca.
Giuliano Barbolini, presidente di Emilia Romagna Teatro Fondazione, si definisce molto lieto di poter presentare la nuova produzione di una compagnia storica di Cesena. «Stiamo riaprendo i teatri (Bologna, Modena, Vignola) e il 14 maggio con Valdoca riapriamo le porte del Teatro “Bonci”, che si erano chiuse il 23 febbraio 2020. Mi immagino l’emozione degli artisti, della comunità cesenate, per questo momento di grande valore artistico, in cui città e teatro si ritroveranno. Sottolineo che il Bonci riapre dopo i lavori di restauro finanziati dal Comune di Cesena, un luogo di straordinaria bellezza: ringrazio Enzo Lattuca, Carlo Verona, Christian Castorri, il direttore del Teatro Franco Pollini, che ha seguito con attenzione e premura l’avanzamento dei lavori».
Valter Malosti, neodirettore di Emilia Romagna Teatro Fondazione, si unisce ai ringraziamenti all’Amministrazione di Cesena, «perché il “Bonci” è uno di quei luoghi che ti fanno innamorare del teatro. Io sarò il 14 maggio a Cesena per rivedere il teatro e per ammirare due fra i migliori artisti del teatro contemporaneo, come Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri. È attraverso gli artisti del territorio che strutturerò il mio percorso nel quadriennio come direttore di Ert. Conosco e seguo gli artisti di questo spettacolo da anni, e vorrei che tutti fossero conosciuti da un pubblico assai più vasto. È tempo che anche il teatro “di ricerca” sia noto a più persone».
Cesare Ronconi, regista dello spettacolo, racconta che il lavoro è stato diluito nel tempo, per colpa dell’epidemia, «ma è concentrato sull’adolescenza: l’adolescenza di Silvia Calderoni quando recitò con noi in “Paesaggio con fratello rotto”, l’adolescenza, il momento in cui il corpo si trasforma, ha una potenza straordinaria, dialoga con la mente in modo originale». Il regista elogia dettagliatamente degli interpreti dello spettacolo, e dei musicisti. «Le ultime prove sono le più difficili, per la regia – precisa Ronconi – ci sono gli ultimi momenti, tutto è ancora possibile. Non è uno spettacolo epico, come alcuni grandi allestimenti del passato della nostra compagnia. È un caso che in platea non ci siano le sedie, perché non le hanno ancora montate, ma le avrei fatte togliere comunque. L’epidemia ha modificato alcune scelte registiche, perché all’inizio avevo pensato ad un coro, che non abbiamo potuto realizzare, ma tutto l’insieme, il lavoro fisico degli attori, le loro voci, il canto, il suono dal vivo reggono un contesto di sensibilità: vedremo se riusciremo a fare giungere tutto questo. È un lavoro profondo, a volte aggressivo, come, d’altronde, è la vita stessa».
Mariangela Gualtieri, poetessa e drammaturga, dice di avere scritto moltissimo per questo spettacolo, «ma la scena ha sputato via gran parte di quello che avevo scritto, ed è giusto che sia così, perché la fisicità dello spettacolo rende inutili certe parole. Ognuno di noi è entrato in ascolto del lavoro degli altri, con la propria arte». Il pensiero della compagnia va alla grande tribù italiana del teatro, che ha sofferto e sta soffrendo. Noi siamo stati fortunati. Si unisce alla riflessione l’attrice Silvia Calderoni, che ricorda come sia molto bello iniziare a recitare di nuovo in teatro, ma come sia necessario anche pensare al circuito degli spettacoli, perché è meglio non fare passare troppi mesi fra un allestimento e l’altro.
Lo spettacolo, della durata di 80 minuti senza intervallo, sarà in scena venerdì 14 e sabato 15 maggio con inizio alle 19.
Informazioni: Prezzi dei biglietti: da € 7 € a € 15. Biglietteria: dal martedì al sabato dalle 10 alle 14. Tel. 0547 355959 – info@teatrobonci.it cesena.emiliaromagnateatro.com