Cesena
Ricostruzione e messa in sicurezza, Lattuca: “Risorse Pnrr diventano concrete”
“Le risorse Pnrr annunciate lo scorso 17 gennaio finalmente diventano concrete”. L’ha detto il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, oggi in una conferenza stampa di aggiornamento sulla ricostruzione post-alluvione, dopo la pubblicazione, ieri, di tre nuove ordinanze della Struttura commissariale. Accanto a lui l’assessore con delega alla ricostruzione e manutenzione post-alluvione Christian Castorri e il dirigente del settore Lavori pubblici Andrea Montanari.
“Non tutti i progetti presentati dal Comune sono stati finanziati – ha precisato il primo cittadino -. Restano esclusi gli interventi in via Santa Lucia, ancora non percorribile, via del Tunnel, via San Mamante e via Baccareto, per un totale di 3,8 milioni di euro di risorse non ottenute. Ci auguriamo che queste progettazioni rientrino nei primi stralci dei piani speciali“.
Sono invece tre, per circa 3 milioni di euro di lavori, i progetti finanziati e che saranno realizzati fra il 2025 e i primissimi mesi del 2026: la messa in sicurezza idraulica della rete scolante nella frazione di Bulgarnò (1,2 milioni), l’adeguamento idraulico delle fogne a Borgo delle Rose, nel quartiere Borello (350.000 euro); il rifacimento di cinque ponti (su sei) sul Rio Granarolo (1,5 milioni di euro).
Il sindaco ha spiegato che, dalle ordinanze, sono stati rimodulati gli importi di altri sei interventi: il ripristino delle frane nelle vie Castello di Carpineta (250.000 euro), Casalbono (200.000 euro), San Tomaso-Rio Marano (85.000 euro), Fornasaccia (350.000 euro) e Montereale (400.000 euro) e l’adeguamento delle reti di fognatura bianca in zona ex Zuccherificio (2,5 milioni di euro).
A seguito delle risorse stanziate con le ultime ordinanze, Lattuca ha poi segnalato diversi interventi “che non spettano al Comune di Cesena ma che hanno incidenza sul territorio comunale, per un totale di 25 milioni di euro. Si tratta di risorse assegnate ad Anas, Hera, Consorzi stradali riuniti, Provincia di Forlì-Cesena, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile“. Fra i lavori attesi ci sono quelli al tunnel della Secante (a cura di Anas), 21 interventi sulle strade provinciali e “8 milioni di euro di cantieri nel 2025 che miglioreranno la funzionalità idraulica del fiume Savio”.
Riguardo a quest’ultimo punto, il primo cittadino ha specificato che sono tre le opere in partenza a breve: “la gestione della vegetazione fluviale, il riprofilamento degli argini degli affluenti minori e l’abbassamento delle golene e delle banche del tratto urbano del Savio, tra i Maceri e il ponte della ferrovia”. Presto attiva anche la terza cassa di espansione sul territorio comunale, dopo “Il Molino” a Borello e “Cà Bianchi” a Borgo Paglia. Si tratta della “Palazzina” in località San Carlo. “L’attività estrattiva è ancora in corso – ha detto il sindaco – ma intanto la cassa sarà utilizzata parzialmente”.