Rubicone
Rifiuti, Gambettola è passata alla tariffa corrispettiva puntuale
La tassa, fatturata da Hera, si baserà sul numero di ritiri dell'indifferenziata. Minoranza contraria: "Nessun premio in bolletta per chi è virtuoso"
A Gambettola è entrata in vigore l’1 gennaio la tariffa corrispettiva puntuale (Tcp) sui rifiuti.
Quota variabile in bolletta
La nuova imposta sostituisce la Tari, come in altri comuni del territorio cesenate. Si inizierà dunque a calcolare la tassa sui rifiuti in base alla produzione di indifferenziata, e non più solo sulla superficie domestica e sul numero di componenti del nucleo familiare, come avveniva invece con la Tari. La misura è stata introdotta con l’obiettivo di incentivare la raccolta differenziata. La Tcp sarà fatturata direttamente da Hera. Alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, si aggiunge in bolletta un’altra voce: la quota variabile di base (cioè la quantità prestabilita di indifferenziato conferibile ogni anno). Solo se questa quantità verrà superata, ci sarà anche un’ulteriore quota (la quota variabile aggiuntiva). Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti di rifiuto indifferenziato superiore a quello prestabilito dal Comune con Hera, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio.
Rifiuto indifferenziato e svuotamenti
Rispetto ai 52 di prima, i nuclei domestici monocomponente hanno a disposizione 18 conferimenti annui, una famiglia molto numerosa 44. Una famiglia composta da 4 persone avrà consentiti 39 conferimenti, in media uno ogni 9 giorni. Per quanto riguarda le imprese, il numero di svuotamenti prestabiliti annui del contenitore è 24, uguale per tutte le tipologie di raccolta e per i volumi da 30 fino a 1.700 litri del contenitore in dotazione, mentre per quelli oltre 1.700 litri i conferimenti prestabiliti sono 20. La prima bolletta arriverà durante l’estate 2025.
Paesani: “Diminuisce il servizio e si paga come prima”
Sul tema, l’opposizione gambettolese ha votato contro in Consiglio comunale. A spiegarne il motivo è, in una nota, il consigliere Emiliano Paesani: “La nostra idea sulla tariffazione puntuale non è cambiata nel tempo – afferma -. Essa doveva prevedere uno sconto per chi è virtuoso e un aggravio per chi non si impegna a differenziare. Questo significa adottare una tariffazione puntuale, non altro. La nuova formulazione in vigore dall’1 gennaio prevede invece una riduzione significativa del numero dei conferimenti dell’indifferenziato che diminuirà in base al numero delle persone residenti e ai metri quadri nell’abitazione, e allo stesso tempo non prevede uno sconto per chi è virtuoso”. Secondo Paesani, la Tcp, “nella migliore delle ipotesi diminuisce il servizio e fa pagare come prima. Ci rammarica che a farne le spese siano come al solito i cittadini che, anche se virtuosi, avranno meno smaltimenti a disposizione”.