Dall'Italia
Rigassificatore, le prime immagini del cantiere. 600 persone al lavoro. Snam: “Piena operatività entro marzo 2025”
Primi scorci sul cantiere del rigassificatore a largo di Punta Marina. Questa mattina, Snam ha presentato alla stampa lo stato di avanzamento delle opere a terra, con un sopralluogo al cantiere di Rosetti Marino che sta realizzando la piattaforma da posizionare a fianco del cosiddetto “ragno” (riutilizzato in toto come ausilio alla struttura nuova) che accoglierà la Fsru Singapore (“unità di rigassificazione galleggiante”).
E, a seguire, una conferenza a Cascina Edera, dove sorgeranno le opere di mitigazione ambientale previste dal piano: 100 ettari che verranno consegnati alla città nel 2025. Un appuntamento per fare il punto dei lavori al quale hanno partecipato oltre una ventina di giornalisti e fotoreporter di testate locali e nazionali, tutte le autorità locali, tra cui il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, il sindaco Michele de Pascale, i vertici di Snam, e il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. A lui, De Pascale, al termine dell’incontro, regala “doni repubblicani a un ministro di origini repubblicane”: una copia anastatica della Costituzione della Repubblica Romana (1849) e libri di storia locale riguardanti il movimento repubblicano in Romagna.
Al cantiere lavorano 600 persone, di cui 400 della Rosetti. Nella fase più intensa, saranno 1200 i lavoratori, con 80 imprese coinvolte e un miliardo di investimento. Il 60 per cento del lavoro sarà realizzato da imprese del territorio.
Visto il caldo di questi giorni, i turni sono anticipati alle 5, per limitare l’esposizione alle alte temperature e al sole. Micoperi farà due trasbordi da circa 1500 tonnellate: verrà posizionata mezza piattaforma alla volta, per l’installazione a mare della piattaforma completa. Verranno posizionati 14 pali da 82 metri di lunghezza e tre di diametro più altri 36 minori. La struttura emergerà per 12 metri.
Sulla tempistica, spiega Snam, è già stato realizzati il 90 per cento delle opere a terra. “La piena operatività dell’unità rigassificatrice è prevista per il 31 marzo 2025 – dice l’amministratore delegato di Snam Stefano Venier (al centro nella foto qui sotto) -. e permetterà al Paese di arrivare al 40% di autonomia energetica sul gas”. Entro il 2026 verrà realizzata una diga per proteggere la piattaforma dalle onde.
Per l’amministratore delegato Snam, i lavori in corso sono necessari all’Italia “per arrivare all’indipendenza dal gas russo, dopo la crisi energetica creatasi in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia iniziata il 24 febbraio 2022. Il 90 per cento delle opere che si devono realizzare a terra, aggiunge Venier, “è stato completato”. La piattaforma in fase di costruzione da parte della Rosetti Marino sarà sollevata in due momenti distinti, con un’operazione di cantiere che il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin definisce (a sinistra nella foto qui sopra), nel suo complesso, “ciclopica”. Con i rigassificatori di Piombino e di Ravenna, ricorda Pichetto Fratin, si produrrà il 40-45 per cento del fabbisogno interno, 28 miliardi di metri cubi di gas. La misura di quello che arrivava dalla Russia.
La struttura, in due momenti distinti, verrà sollevata dalla Micoperi. Ciascuno dei due pezzi avrà un peso di 1500 tonnellate. Mentre il peso finale della piattaforma sarà di 5500 tonnellate. Queste cifre danno la dimensione di quanto si sta realizzando.
Venier ricorda che verrà realizzata anche una diga frangiflutti “a protezione del terminale”, per un costo di 300 milioni di euro, specifica rispondendo alle domande dei giornalisti. Verranno eseguite anche delle modifiche sulla nave che ora è a Dubai, con lavori per alcune decine di milioni di euro, aggiunge Venier.
Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale (a destra nella foto qui sopra) sottolinea come l’intero cantiere sia strategico per il Paese. Ad esso “hanno lavorato tutte le istituzioni e in dialogo con la cittadinanza, anche con incontri non sempre facili, ma duranti i quali abbiamo portato le ragioni di esperti e di opportunità con i pareri dei Vigili del fuoco e della Guardia costiera”.
Il primo cittadino fa presente le ricadute positive sul territorio, tenuto conto che sono sempre state prese in considerazione la tutela del lavoro, delle persone e dell’ambiente. “A differenza di quanto è accaduto in altri territori – aggiunge con una vena polemica – noi abbiamo definito le compensazioni e le mitigazioni per un totale di 20 milioni di euro. Attorno a quest’area ne sorgerà una di mitigazione di cento ettari che sarà consegnata alla città nella prossima primavera”. Verrà realizzata una mitigazione urbana a Punta Marina.
Il progetto che riguarda Ravenna è nato sulla spinta di una grave situazione geopolitica, “ma noi siamo dentro a questo progetto di transizione”, rivendica de Pascale. A Ravenna è previsto anche un parco eolico a mare per il quale sono già stato denunciato. Non capisco perché il gas vada bene, mentre il parco eolico no”. Invece, ribadisce con forza il sindaco, “per l’hub energetico di Ravenna sono progetti che dialogano tra loro”. Poi rincara la dose: “Nei prossimi anni Ravenna pretende di essere considerata una città strategica per il futuro delle energie rinnovabili”.
Il ministro Pichetto Fratin ribadisce che “un Paese è forte nella misura in cui è sicuro” e che fare opere “nell’interesse del Paese significa dare garanzia e sicurezza”. Infine, il ministro ha parole di “compiacimento per la città per quanto realizzato” con il rigassificatore.
Su eventuali sconti sulla bolletta del gas, Pichetto Fratin nega ogni possibilità e de Pascale chiosa: “caso mai si potrebbero dare contributi per affrancarsi dal gas, non per incentivarne il consumo”.
httpss://www.youtube.com/watch?v=H4h-m14XC0E