Ritrovata a Cesena la storica bandiera della pace

Cesena già nel 1951 aveva una bandiera della Pace, ben dieci anni prima che la “vera” bandiera della Pace venisse sventolata per la prima volta in Italia, alla marcia Perugia-Assisi del 1961. Dopo anni di ricerche, questa bandiera-coperta è stata ritrovata a San Vittore e sabato, in Comune, l’amministrazione Lattuca consegnerà un diploma alle donne che la cucirono.

Il 7 dicembre alle 17,30, nel salone comunale, alla cerimonia dei diplomi “Cesena, città per la Pace” (da non confondere con i premi omonimi, ancora da assegnare), sarà presente anche l’onorevole Laura Boldrini. Un legame, quello tra la città malatestiana e l’ex presidente della Camera, che risale al 2011, quando la Boldrini ricevette il premio Città della pace in quanto portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr).

La bandiera è stata ritrovata, dopo una perigliosa ricerca degli ex militanti Pci, sotto un mucchio di tendaggi del vecchio circolo giardino di San Vittore, l’attuale Vidia club. Venne cucita nel ’51 da 49 donne, come segno di fratellanza tra le genti. Il suo nome originario, infatti, era “coperta dell’amicizia tra i popoli”.

Quella del 1951 era un’Italia uscita da pochi anni dal disastroso secondo conflitto mondiale e che, siglata la pace, si era ritrovata in un mondo diviso in blocchi contrapposti: l’alleanza atlantica Nato, formata nel ’49, e il fronte sovietico che si sarebbe strutturato nel ’55 nel patto di Varsavia.

Parlare di pace in quegli anni era soprattutto parlare di disarmo nucleare: “Il concetto di non violenza cominciò a diffondersi a quei tempi – ha spiegato in conferenza stampa Piero Piraccini del Centro per la Pace “Ernesto Balducci” – con gli scioperi dei portuali per non scaricare le armi dalle navi, le distruzioni delle cartoline precetto e così via”.

Alle donne che cucirono la bandiera non interessavano le contrapposizioni ideologiche, ma avvertivano forte la necessità di diffondere l’amicizia e la fratellanza dopo decenni di violenza totalitaria e gli anni bui della guerra.

La giornata di sabato 7 sarà conclusa dallo spettacolo “E come potevamo noi cantare: dalla Grande guerra alla grande Pace” della compagnia Teatro delle lune, in programma alle 20,30 al palazzo del Ridotto di Cesena.