Roberto Mercadini a Fattore R: “Spero che la Romagna non perda mai il fuoco che ha nel cuore”

“Spero che la Romagna sia sempre meno violenta ma che non perda mai il fuoco che ha nel cuore”. È l’auspicio di Roberto Mercadini, poliedrico attore e regista chiamato, questa mattina, al teatro Alighieri di Ravenna a proporre un intermezzo teatrale all’interno di Fattore R, il Forum dell’Economia della Romagna (vedi “Leggi anche”). 

Un intermezzo teatrale incentrato su Dante, e sulla sua Commedia. “All’Inferno Dante incontra Guido da Montefeltro che gli chiede se c’è ancora la guerra in Romagna. Che discorsi, gli dice Dante. In Romagna c’è sempre la guerra, è famosa per questo. Ma ci sono due modi di intenderla: da un lato la battaglia e la violenza, dall’altro quello spirito guerriero di chi affronta le difficoltà. Cos’è mai vivere se non si cerca la battaglia? Ecco, auguro questo alla Romagna: che non perda mai il fuoco che ha nel cuore”.

Mercadini ha poi riflettuto sul perché la Divina Commedia è una delle poche opere letterarie che ha attraversato le epoche. All’epoca erano tante le opere letterarie che seguivano lo stesso schema letterario. “Ma la visione di Dante è una delle più celebri dell’intera storia della letteratura – nota Mercadini -. Le altre sono sparite come le stelle all’alba. Che differenza c’è? Io credo che tutto stia nel dialogo. La Divina Commedia è piena zeppa di dialoghi. Dante parla con tutti, di tutti. Un sovrappiù di attenzione all’altro, di relazioni con gli altri”. Che fa la differenza.

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