Robot a scuola e giovani programmatori

Bambini e ragazzi diventeranno programmatori grazie al Criad, il Centro di ricerche e studi per l’informatica applicata alla didattica (emanazione di Serinar, la società che promuove le attività dell’Università di Bologna nella provincia di Forlì-Cesena). Il Criad, ente attivo nel nostro territorio, propone progetti d’informatica per le scuole ed è diviso in 2 sezioni: coding e robotix.

Già da 4 anni propone attività di robotica educativa, ma solo da pochi mesi si è strutturato con la creazione di Criad-robotix (affidata a Simone Romagnoli), che propone l’utilizzo di robot per favorire lo sviluppo della capacità di risolvere un problema, oltre che per aumentare le proprie competenze trasversali (come la collaborazione, l’elaborazione di informazioni e il pensiero critico).

Criad-coding invece, la parte che riguarda la programmazione, ha l’obiettivo di trasmettere un’abilità di base oltre al saper leggere, scrivere e contare. Si occupa anche di corsi di formazione per insegnanti, in cui vengono introdotti i principi del coding e illustrate le possibili applicazioni in aula. Ad oggi Criad-coding ha coinvolto più di 230 bambini e ragazzi tra corsi scolastici ed extrascolastici oltre a 130 insegnanti nei corsi di formazione.

I progetti occupano mediamente due ore a settimana per un totale di 8-10 ore complessive, durante le quali si alternano attività con e senza l’uso di computer e tablet.