Cesena
Rocca malatestiana, visitatori in picchiata nell’ultimo anno
Non ha ancora carburato la nuova gestione della Rocca Malatestiana affidata alla leccese Agorasophia Edutainment. I dati dei primi nove mesi sono stati comunicati dall’assessore alla cultura Carlo Verona su richiesta dei consiglieri del Pd Luca Magnani e Lorenzo Plumari.
“In base alla relazione di Agorasophia Edutainment, i biglietti staccati nel periodo che va da maggio 2019 a febbraio 2020 sono stati 3.795, l’afflusso all’interno del punto ristoro è stato di 5mila persone e ai concerti 9mila, mentre gli utenti in transito all’interno della corte sono stati 3mila, dunque 17mila circa le utenze senza ticket. Alle visite guidate hanno partecipato 41 gruppi, gli eventi sono stati 32, mentre 21 i laboratori didattici effettuati all’interno della Rocca e 4 all’interno del al parco della Rimembranza”. Numeri ben lontani dunque dagli 80mila accessi che facevano della Rocca il monumento più visitato di Cesena, come ha sottolineato anche il consigliere Magnani.
Per quanto riguarda la stagione estiva alle porte, misure restrittive legate al Covid 19 permettendo, “da maggio a settembre le attività in corso di formalizzazione sono 14 fra eventi, concerti e proiezioni, escluse le attività concertistiche promosse da altre associazioni”, ha informato l’assessore.
Nei mesi scorsi Agorasophia Edutainment ha curato l’allestimento del bookshop, della biglietteria, del punto ristoro ‘Al Mastio’, delle stanze nella casa del custode mentre sono in corso di ordinazione quelli per arredi esterni, tavoli, ombrelloni, giochi per l’infanzia e bambini e in corso di produzione le audioguide e gli occhiali panoramici degli spalti.
Il nuovo gestore si è occupato poi della comunicazione quale la realizzazione del logo, delle pagine sociale e della pannellistica. Su questo fronte ha fatto storcere il naso a molti l’immagine di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, nel celebre ritratto di Piero della Francesca, che campeggia all’ingresso della fortezza, non proprio consono alla storia locale cesenate . Non c’è poi un sito web dedicato, come era in precedenza con la gestione dell’associazione culturale Aidoru.