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Romagna Acque resta in utile. Nuovi progetti in Appennino
Più acqua (e utili) per tutti. Si è svolta questa mattina, in modalità da remoto, l’assemblea dei soci di Romagna Acque per l’approvazione del bilancio 2020.
I numeri del bilancio indicano un valore di produzione pari a 57.158.825 euro, per un utile al netto delle imposte di 6.498.349 euro. Utile che, sommato alla ridistribuzione straordinaria di riserve, porta il valore netto di ogni azione distribuita ai soci, cioè ai Comuni della Romagna, di 13 euro. Che sarà pagato entro fine luglio.
“Sono dati positivi quelli che oggi presentiamo – ha sottolineato il presidente di Romagna Acque Tonino Bernabé – frutto di una gestione efficiente. Seguiamo criteri di efficientamento che ci permettono di fare scelte condivise da Comuni, territorio e nostra gestione. Ed essere monitorati. E in questo momento, in particolare, il nostro grazie va ai dipendenti. Sono meriti collettivi, e penso in particolare gli operatori in campo, ai reperibili, a chi gestisce il telecontrollo, agli operatori della casa di guardia. Tutti quanti hanno garantito un efficiente servizio idrico anche nei mesi di lockdown”.
Un utile che si è realizzato “nonostante la presenza di meno turisti in riviera nella primavera 2020 – continua Bernabé -. Che ha portato a una riduzione di vendita acqua rispetto alle previsioni di circa 4 milioni di metri cubi. Gli utili realizzati sono frutto anche di investimenti rivolti alla manutenzione ed efficientamento degli impianti. Unita al fatto che, avendo l’invaso di Ridracoli sempre a buoni livelli, diminuiscono i costi energetici per la distribuzione”.
Una nuova società e ricambio generazionale
È operativa da pochi mesi la nuova società Acqua Ingegneria srl, partecipata da Romagna Acque-Società delle Fonti spa, Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro-settentrionale e servizio dei soci pubblici, per lo sviluppo di attività progettuali e di natura tecnica, principalmente nei settori idrico e portuale. Sono in corso 7 bandi per l’assunzione di 10 tecnici tra ingegneri idraulici, architetti e geometri. Che porterà a un numero totale di 18 dipendenti.
“Tutta la società Romagna Acque ha in corso un ricambio generazionale dovuto ai pensionamenti. Cerchiamo di accompagnare e anzi anticipare questi tempi attraverso una opportuna programmazione – ha aggiunto il presidente Bernabè – per garantire un qualificato avvicendamento a copertura di ruoli qualificati”. E a proposito di pandemia da Covid-19, “Come azienda abbiamo dato grande attenzione a un programma di prevenzione a tutela dei lavoratori. Questo ha permesso che nessun focolaio si sia registrato tra i nostri dipendenti”.
Sostenibilità ed efficientamento energetico
Una puntualizzazione del direttore: “Elemento di nota è il tema dell’energia. La società Romagna Acque non solo è impegnata sull’approvvigionamento di acqua, ma anche sulla produzione di energia da fonti rinnovabili. È un lavoro scrupoloso, su questo fronte, che continua negli anni e porta la società a lavorare su due direzioni strategiche: la pianificazione di investimenti anche in un’ottica di efficientamento degli impianti e infrastrutture. E investimenti costanti in nuovi impianti per la produzione elettrica da fotovoltaico e idroelettrico”.
Nuovi progetti in Appennino
Come potenziare il bacino di Ridracoli? “A medio termine, stiamo valutando progetti a basso impatto, implementando un sistema già esistente – chiarisce il direttore Giannicola Scarcella -. Sul tavolo abbiamo situazioni localizzate un poco critiche. Mi riferisco in particolare a Modigliana e a Tredozio, dove insieme ai sindaci abbiamo approfondito alcuni fabbisogni civili e industriali. In zona, molti agricoltori hanno realizzato dei laghetti artificiali. Il paese di San Benedetto in Alpe è un altro territorio in sofferenza”.
Nella Valle del Savio, la condotta idrica arriva fino a Sarsina. “Si stanno valutando di creare sbarramenti a Strabatenza e alle Gualchiere – ha ipotizzato il direttore – Con la regione stiamo riflettendo sulla questione del riuso. Se ci sono quindi le condizioni per andare a intercettare acqua presente, ma al momento non integrata. Prima di individuare infrastrutture che hanno un impatto sul territorio e sull’ambiente, cerchiamo di lavorare sul recupero. Considerando sempre che l’acqua va mandata in giù. Mai in senso contrario”.
La riscoperta dell’ambiente montano di Ridracoli
“Quest’anno prevediamo che la diga di Ridracoli porti a una produzione di 56 milioni di metri cubi – ha aggiunto Scarcella -. Un dato che ci permette di guardare al servizio di approvvigionamento dei prossimi mesi estivi con cauta tranquillità”. E a proposito della frequentazione delle montagne della valle del Bidente che fanno da cornice all’invaso, “La domenica soprattutto, si contano fino a mille persone nel perimetro della diga – continua il direttore – Questo lungo tempo di limitazioni a causa della pandemia ha fatto riscoprire la bellezza naturalistica del territorio. Con qualche disagio per quanto l’accesso in sicurezza e il rispetto dei distanziamenti. In questo, gli operatori della cooperativa Atlantide fanno tanto e del loro meglio”.