Estate: silenzio, ascolto e relazioni
Estate: silenzio, ascolto e relazioni Siamo nel clou dell’estate. Per noi del Corriere Cesenate ancora due numeri dell’edizione cartacea, questo e quello della prossima settimana, poi una meritata sosta fino a giovedì 23 agosto, quando torneremo in edicola e nelle case degli abbonati.Non si fermerà mai, invece, la nostra presenza online sul sito www.corrierecesenate.it e sui social.
Siamo nel clou dell’estate. Per noi del Corriere Cesenate ancora due numeri dell’edizione cartacea, questo e quello della prossima settimana, poi una meritata sosta fino a giovedì 23 agosto, quando torneremo in edicola e nelle case degli abbonati.
Non si fermerà mai, invece, la nostra presenza online sul sito www.corrierecesenate.it e sui social.
Estate significa tempo di ferie e di vacanze. Di sosta dalle occupazioni quotidiane, dagli studi, da molti impegni nei quali spesso siamo immersi per troppe ore al giorno. Per altri lo stesso periodo estivo significa un’intensificazione del lavoro. In campagna, al mare e nelle altre località turistiche non ci si può di certo tirare indietro di fronte a un periodo intenso, pieno di attese e di ansie.
Per i più, comunque, questi mesi potrebbero rappresentare un momento privilegiato, se non addirittura propizio, per ritrovare se stessi. Chi si dedica a questa esperienza? Se è vero che è ancora pieno, anzi strapieno, di centri estivi, campi scuola, route, momenti di spiritualità per giovani, famiglie e anziani, è anche vero che spopolano ovunque intrattenimenti di ogni tipo. Non è mai facile resistere alle chiamate che giungono da ogni direzione, ma ritrovare tempo e spazio per sé potrebbe costituire la migliore attività estiva, tra le numerosissime proposte.
Se, come capita quasi a tutti, si corre sempre, almeno nelle prossime settimane cerchiamo di rallentare i nostri ritmi. Non importa dedicare troppo tempo al riposo (sacrosanto), ma ritagliarsi minuti se non ore per ascoltare ciò che ci circonda potrebbe essere un buon inizio. Non occorre andare in paesi esotici. Basterebbe svegliarsi presto al mattino, magari nella nostra bellissima campagna, e ammirare l’avvio della giornata, con la luce che ha il sopravvento sulle tenebre. La natura parla linguaggi meravigliosi.
Abbiamo smesso di metterci in sintonia, rintanati come siamo nei nostri appartamenti sbarrati in città sempre più afose. È bello, e consigliabile, rifugiarsi in uno dei nostri luoghi di spiritualità. Non tanto per un intimismo che rischia la moda del momento, ma per un ritorno all’essenziale, alla ricerca di quel che conta sul serio. Per porsi, ancora una volta, quelle domande fondamentali sul senso della vita e del nostro affannarci tenute sopite, a volte volutamente, troppo a lungo.
L’estate può essere il tempo da dedicare con meno frenesia a chi si vuole bene, per migliorare quei rapporti ormai sfuggevoli nei quali siamo confinati, costretti dalla fretta che ci impone superficialità anche nelle relazioni familiari e tra amici. Allora, meno smartphone (è un consiglio sincero) e più attenzione a chi ci vive accanto e a Chi ancora ci consente di godere dello stupore nel quale siamo immersi.