Sì Green pass

Sì Green pass Diciamolo: molti non ne possono più di queste manifestazioni all’insegna del “No Green pass”. Sta prendendo forma una sorta di piccola e silenziosa rivolta di quanti sarebbero per dire finalmente e forte “Sì Green pass”

Adesso basta. Si potrebbe riassumere così il sentimento espresso sabato scorso da diversi commercianti della zona centrale di Milano. Diciamolo: molti non ne possono più di queste manifestazioni all’insegna del “No Green pass”. Sta prendendo forma una sorta di piccola e silenziosa rivolta di quanti sarebbero per dire finalmente e forte “Sì Green pass”.

Successe la stessa cosa nell’ormai lontanissimo 1980. Era il 14 ottobre e in piazza scesero a migliaia i quadri della Fiat per manifestare contro i continui scioperi di quell’epoca così convulsa e tumultuosa. Fu un fatto sconvolgente che aprì una nuova stagione anche nei rapporti tra le forze sociali. Si comprese, sulla spinta dei 40 mila, che oltre le solite proteste c’era un popolo che voleva dire la propria, ma se ne stava in silenzio. Siccome questo popolo, molto numeroso, non veniva ascoltato, qualcuno si decise a prendere l’iniziativa.

Ora sta succedendo un po’ lo stesso fatto. Quanti manifestano contro il Green pass hanno molta visibilità, vengono ascoltati e fanno rumore. Tanti tra loro si spostano da una città all’altra. Spesso appaiono molti di più rispetto alla loro reale forza.

Si stima che i commercianti di Milano abbiano perso, per i 16 sabati consecutivi con i contrari al Green pass in piazza, il 30 per cento dei loro incassi. Un fatto di non poco conto, se sommato alle perdite dovute al lockdown dello scorso anno e alle continue restrizioni che tutti abbiamo subito dal marzo 2020.

Ora però, è questo il segnale forte che sta emergendo anche con una certa prepotenza, sembra venuto il momento di dare una svolta. Forse non si arriverà a manifestare in piazza del Popolo a Roma, ma nel Paese cresce una certa insofferenza verso chi invoca la libertà per sé e non si cura della propria salute né di quella degli altri.

Nella vicina Austria si è arrivati ad applicare il lockdown ai non vaccinati. Una misura forte, che di certo può fare discutere. Questo provvedimento, comunque, ha fatto schizzare in alto le prenotazioni per il vaccino. Sembra stia convincendo anche i più recalcitranti.

Si arriverà anche da noi a misure così drastiche? L’Italia viene spesso citata ad esempio, per il contrasto alla pandemia. Una nota di merito per il nostro Paese che è molto migliore di come spesso viene raccontato.