Il narcisista
Il narcisista Una caratteristica comune a tutta la popolazione narcisistica è la difficoltà nelle relazioni umane, l'incapacità di amare. Il narcisista è incapace di provare sia rimorso che gratitudine. Non prova senso di colpa ma vergogna.
«Don Giovanni abiura a tutti i doveri che lo legano al resto dell’umanità. Nel grande mercato della vita, è un commerciante in malafede che prende sempre e non paga mai» (Stendhal, Dell’amore).
Una caratteristica comune a tutta la popolazione narcisistica è la difficoltà nelle relazioni umane, l’incapacità di amare. Il narcisista è incapace di provare sia rimorso che gratitudine. Non prova senso di colpa ma vergogna. Il senso di colpa sottintende la convinzione di aver compiuto qualcosa di sbagliato e di dannoso per l’Altro mentre la vergogna è un sentimento più autoreferenziale: ci si vergogna per la propria inadeguatezza.
Nel narcisismo patologico di solito si fa riferimento soprattutto ad un tipo di narcisismo, quello che lo psicoanalista britannico Rosenfeld chiama a pelle spessa, caratterizzato da un senso grandioso di importanza, fantasie di illimitato successo, potere, fascino, convinzione di essere speciale e unico, mancanza di empatia.
Tuttavia ne esiste un altro, a pelle sottile: schivo, ipersensibile alla critica e al rifiuto, silenziosamente grandioso. Entrambi sono accomunati da una grave difficoltà nell’area della identità personale e in particolare nella regolazione dell’autostima.
Il tipo a pelle spessa è un individuo arrogante, invadente, esibizionista. Nel tipo a pelle sottile è caratteristico un senso di vulnerabilità e di fragilità, di costante preoccupazione per le possibili offese narcisistiche. Idealizza gli altri e ne teme il giudizio.
Questi due tipi rappresentano i poli estremi di una gamma in cui le caratteristiche di ciascuno si fondono e si mescolano in proporzioni variabili: «in ogni narcisista fatuo e grandioso si nasconde un bambino impacciato e vergognoso e in ogni narcisista depresso e autocritico è latente una immagine grandiosa di ciò che la persona dovrebbe o potrebbe essere» (Mc Williams, La diagnosi psicoanalitica).
Oltre al narcisismo patologico ne esiste uno sano. Il narcisismo sano equivale al preservare la propria autostima, l’attenzione per il proprio sé fisico e mentale, il senso di autoconservazione, il senso dei propri diritti. Il narcisismo coincide con il normale meccanismo di regolazione dell’autostima. Storolow lo ha paragonato ad un termostato che regola la temperatura di una stanza: quando la temperatura scende il termostato accende il riscaldamento in modo da riportare la stanza alla temperatura desiderata. Quando l’autostima è minacciata allora la funzione narcisistica entra in gioco per ripararla.