Domenica 12 gennaio – Battesimo di Gesù – anno A
Domenica 12 gennaio - Battesimo di Gesù - anno A I tempi sono cambiati. Bisogna percorrere strade nuoveIs 42,1-4.6-7; Sal 28; At 10,34-38; Mt 3,13-17
La festa del Battesimo di Gesù conclude il tempo natalizio e rappresenta, con il Natale e l’Epifania, una grande manifestazione del Signore attraverso la quale noi siamo chiamati alla fede nel Salvatore per viverla e portarla, con la nostra testimonianza, a tutti coloro che ci guardano perché, forse in modo inconsapevole, sono alla ricerca di quel Dio che dà un sapore autentico alla vita.
Il Vangelo di Matteo ci descrive in maniera chiara e semplice il Battesimo di Gesù. A 30 anni il Signore esce dalla vita nascosta di Nazaret e si presenta, prima della sua missione di profeta e redentore, da Giovanni Battista. Lui, innocente e santo in mezzo ai peccatori per ricevere il Battesimo di penitenza, primo passo indispensabile per un vero ritorno a Dio. Gesù si confonde con i peccatori e si umilia rendendosi solidale con loro per poi condurli alla conversione e quindi salvarli. Ed è proprio in questo contesto che Gesù viene additato a tutti i presenti dal Padre suo: “Questo è il figlio mio, l’amato. In Lui ho posto il mio compiacimento”. E’ la prima volta nella storia umana che Dio si compiace dell’uomo che è suo Figlio perchè la sua vita è una grande atto di fedeltà, di obbedienza e di amore verso il Padre.
Questa manifestazione è una rivelazione trinitaria nella voce del Padre, nell’uomo Gesù-Figlio e nella colomba segno dello Spirito Santo. Questo brano di Vangelo, se siamo ascoltatori attenti, ci pone delle domande e richiede in noi risposte chiare: sappiamo o no guardare a Gesù per sentire che la vera vita cristiana parte dall’umiltà? Quando in una comunità ci sono atteggiamenti umani che niente hanno a che vedere con il Vangelo, invadenti e impositivi, allora siamo lontani dalla verità.
L’orgoglio rende chiusi e impenetrabili ed è sorgente inquinata che fa soffrire diverse persone. Non è certamente dura a morire la mentalità di essere a posto quando si coltiva solo il proprio orticello. Non ci accorgiamo che i tempi sono cambiati, che la fede è in crisi e che i pastori, nella Chiesa, sono sempre di meno? Il Papa ci invita a trovare e a percorrere nuove strade per unire le forze perché il cammino della vita cristiana non si blocchi. Ad esempio, le unità pastorali e parrocchiali, proposte da tempo, servono a far rifiorire la fede.
Il Battesimo di Gesù ci invita a uscire dai nostri personalismi per mettere al centro lui, il Figlio amato del Padre e Salvatore dell’uomo. Questa festa ci riporta anche la nostro Battesimo che è per noi “tomba e seno materno”, secondo la fede della primitiva comunità di Gerusalemme.