Domenica 2 febbraio – Presentazione del Signore – Anno C

ILLUMINATI DALLA FEDE PER SCORGERE LO SPIRITO

Ml 3,1-4; Salmo 23; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40

Nell’episodio della presentazione di Gesù al tempio di Gerusalemme vediamo il sovrapporsi della grazia di Dio a una serie di adempimenti che riguardavano i primogeniti ebrei.

Dio agisce sulla base della normalità: un bimbo, i suoi genitori, le regole stabilite per tutti. Occorrono gli occhi illuminati dalla fede per scorgere la luce dello Spirito Santo che rivela il mistero della salvezza.

La grandiosità della realtà non è data dall’apparato esteriore. I sacerdoti del tempio svolgono il loro compito senza rendersi conto di chi hanno di fronte. Solo due persone anziane si rivelano sensibili alla voce dello Spirito che apre occhi e cuore. Un uomo pieno di speranza nel Messia, una donna sempre presente alla preghiera, una preghiera per lei non pro forma, ma accompagnata dalla partecipazione interiore. 

Quante volte a noi sfuggono persone, avvenimenti e occasioni per l’incostanza del nostro impegno. Quante volte per lo stesso motivo cadiamo nei nostri difetti. L’attenzione alle persone deve diventare un’abitudine virtuosa. In questo modo non ci sfuggiranno i segnali di disagio, di fatica o di soddisfazione.

I genitori attenti ne sono un esempio lampante. Si accorgono subito se un figlio mostra reazioni o atteggiamenti inconsueti e ne cercano la ragione per aiutarlo. Gli insegnanti coscienziosi colgono le difficoltà dei loro allievi e li guidano per superarle.

Gli amici notano quando qualcuno passa un periodo di sconforto e cercano di sostenerlo e stargli vicino. I politici saggi individuano le problematiche e cercano le modalità più adatte per cercare di risolverle.

La superficialità, l’indifferenza e l’egoismo impediscono questi atteggiamenti virtuosi e provocano una cascata di conseguenze negative. Così come l’atteggiamento dei farisei, della classe sacerdotale e dei potenti del tempo ha portato alla morte di Gesù in croce.

Quella spada che ha trafitto l’anima della madre. La grandezza della gloria di Dio colta dai due santi vecchi non esonera dalla fatica di affrontare la realtà. Gesù, il Figlio di Dio, è davvero il segno di contraddizione, il sole di giustizia che fa apparire la situazione reale di ogni persona. E non sono tanti quelli che accettano di buon grado di mostrarsi coi propri difetti impegnandosi a emendarli.