Domenica 2 settembre – 22esima domenica Tempo Ordinario – Anno B
Domenica 2 settembre - 22esima domenica Tempo Ordinario - Anno B La buona notizia proclamata da Gesù restituisce volontà di vivereDt 4,1-2.6-8; Sal 14; Gc 1,17-18.21-22.27; Mc 7,1-8.14-15.21-23
Nel Vangelo di oggi Gesù non pretende di cancellare le tradizioni culturali del suo popolo, cerca solo di combattere il concetto legalista di purezza che discrimina ed esclude. I discepoli non compiono le norme di purezza perché hanno già cominciato a liberarsi delle leggi che schiavizzano e non sono a servizio della vita.
In questo modo Gesù risponde alla critica di scribi e farisei ricorrendo prima di tutto alla Scrittura là dove la tradizione profetica condanna l’ipocrisia di un culto senza giustizia e di credenti della Parola senza coerenza di vita.
In secondo luogo, Gesù si rifà a fatti concreti della vita quotidiana per smascherare l’ipocrisia di coloro che controllano la legge per manipolarla. Rivolgendosi alla folla dice: “Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo”.
Gesù apre un nuovo cammino perché la gente si avvicini a Dio. Dichiara puri tutti gli alimenti affermando che nessun alimento che entra nell’essere umano può renderlo impuro, perché non arriva al cuore, ma allo stomaco e finisce nuovamente fuori dell’essere umano. Ciò che rende impuro, dice Gesù, è ciò che esce dal cuore. È dal cuore che escono le intenzioni cattive.
Improvvisamente tutto cambia! Attraverso la fede in Gesù è possibile conseguire la purezza e sentirsi bene davanti a Dio. La buona notizia proclamata da Gesù libera la gente da uno stato di difesa e di paura e restituisce loro la volontà di vivere, la gioia di essere figli di Dio.
Ciò che rende pura una persona è l’amore, la solidarietà, la giustizia, la misericordia, il dono di sé. I farisei erano giudei praticanti, però la loro fede era slegata dalla vita della gente, per questo Gesù li critica. E oggi Gesù ci criticherebbe?