Domenica 28 maggio – Pentecoste – Anno A

Domenica 28 maggio - Pentecoste - Anno A CHIEDIAMO ALLO SPIRITO SANTO DI CUSTODIRCI NEL GIUDIZIOAt 2,1-11; Salmo 103; 1Cor 12,2-7.12-13; Gv 20,19-23

«Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore». «Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra e… canta senza fine l’inno della tua gloria».

«Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra»: è quel che ripetiamo con il Salmo 104 di fronte alle meraviglie dello Spirito: soffio di vita e forza di rinnovamento.

Impossibile descrivere lo Spirito di Dio con concetti.

Qualcosina si può dire con le immagini: vento, terremoto, fuoco, dolcezza di colomba, olio penetrante, profumo inebriante. Dolcezza ed ebbrezza. La liturgia di oggi ripropone il testo pasquale di Gv 20,19-23. «La sera di quel giorno, il primo della settimana… venne Gesù». Chissà, proprio in quel momento i dieci discepoli commentavano fra di loro i fatti della settimana precedente: giorni terribili in cui tutte le certezze erano crollate, ‘ma anche questa non sembra essere migliore. Che dire di tutte queste chiacchiere di donne?’.

Il Crocifisso-Risorto non ha paura di porte chiuse, e «stette in mezzo». Le tenebre si stavano dissipando, il Discepolo Amato e Maria Maddalena sapevano già che Cristo era risorto, tuttavia la paura c’era e anche la voglia di nascondersi. La pace che dà il Signore è qualcosa di serio, infatti ne aveva già parlato durante l’Ultima Cena (Gv 14,27-28). Le ferite nel corpo di Gesù tolgono nei discepoli ogni dubbio e la tentazione di chiedere: «Chi sei tu?». Anzi, come già previsto – 16,21-22 -, nasce in loro una grande gioia. Adesso arriva il bello perché diventeranno apostoli: «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Che grande sfida: chi vede i discepoli, vede Gesù. E poi, insieme al vento che cambia tutto, quelle parole: «Ricevete lo Spirito Santo».

Mentre ringraziamo il Signore per l’invenzione dell’intelligenza artificiale, chiediamo al suo Santo Spirito che custodisca quel po’ di giudizio che abbiamo.

C’era una volta e c’è ancora adesso un paesino, in una curva secca, sulla strada che va da Carupano a Guiria (Venezuela). Finalmente l’altro giorno è arrivato internet al Rincón, con grande gioia delle famiglie. Dopo alcuni giorni, i ragazzi hanno dato un esame: quelli promossi avrebbero ricevuto la borsa di studio. Ma tutti furono bocciati, meno una ragazzina la cui casa rimaneva un po’ fuori dal paese e perciò era l’unica che non aveva ancora internet.