Domenica 28 ottobre – 30esima domenica Tempo Ordinario – anno B

Domenica 28 ottobre - 30esima domenica Tempo Ordinario - anno B Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di meGer 31,7-9; Salmo 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52

Gerico, ultima tappa prima dell’arrivo di Gesù a Gerusalemme. Gerico, una città antichissima e molto particolare perché posta sotto il livello del mare (a circa -250 metri sotto il livello del mare). Gesù scende fino a Gerico, per poi risalire a 754 mt sopra il livello del mare, fino a Gerusalemme. Un percorso che forse è preludio di ciò che succederà nelle settimane successive: la sua morte e resurrezione. Il discendere di Dio che permette a Dio di far risalire l’umanità alla sua origine.

Ed è in questa città che incontra un cieco, non un cieco anonimo, ma Bartimeo. Un cieco capace di gridare tanto forte da superare la voce di coloro che gli dicono di tacere. Un uomo consapevole della sua povertà, del suo bisogno dell’Altro; un uomo che non si ferma davanti al rifiuto dei tanti, continua a gridare. Bartimeo ricorda che colui che sa di essere povero grida, grida incessantemente con perseveranza, perché sa che la sua voce sa arrivare al cuore compassionevole di quel Dio che sa ascoltare.

Gesù mostra un Dio che si ferma e ascolta. È il Dio attento della prima lettura, un Dio Padre per Israele, che accompagna il popolo, accompagna il suo primogenito alla terra promessa. “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me”. Queste le parole di Bartimeo. Queste le parole che, per tradizione, compongono la “preghiera del cuore”.

Una preghiera di contemplazione, una preghiera povera. Una preghiera che si può recitare incessantemente, nella mente e nel cuore. Parole che, se ripetute nella nostra quotidianità, plasmano e formano un cuore disponibile e attento all’azione di Dio, rinnovano lo sguardo sui fratelli e le sorelle, rendono attenti gli orecchi e tengono sotto controllo le parole.

Com’è la mia preghiera? So di essere povero/a? “Grido” verso Dio con fiducia e perseveranza? Un piccolo “compito” per questa settimana: proviamo a lasciarci accompagnare nelle nostre giornate dalle parole di Bartimeo: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me”