Domenica 8 dicembre – 2ª domenica di Avvento – Anno C
IL ’SÌ’ DI MARIA È PER TUTTI NOI NULLA È IMPOSSIBILE A DIO
Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 26-38
Seconda domenica di Avvento: si entra nel vivo con un testo del Vangelo che è un capolavoro. Il sì di una piccola creatura spalanca le porte alla venuta della Speranza. La solennità dell’Immacolata Concezione permette di vivere ancora meglio l’attesa scoprendo la bellezza dell’incontro con Dio. Una giovane di un piccolo paese come Nazaret è scelta da Dio per una grande missione. Dio non agisce subito, ma bussa alle porte del cuore di Maria, mandando un suo messaggero e rassicurandola nel non temere di avere paura a incontrarlo.
Nell’incontro con Dio la paura deve lasciare il posto al “rallegrati”; gioisci, oggi c’è vita per te. Tanti sono i sì nella vita, e tante volte difficili. Dio lo sa e continua con l’angelo “il Signore è con te”. È con te in ogni sì, ti conosce, ti ama, ti ha vista adatta a un compito grandioso, perciò ti ha scelta. Maria era una giovane con un suo futuro, eppure Dio le apre una prospettiva nuova. Maria è promessa sposa a Giuseppe, della casa di Davide. Anche Davide era il più piccolo dei fratelli, ma per lui Dio aveva un progetto grande.
Le scelte di Dio non sono un gioco al ribasso: così si scopre che davvero quell’amore è gratuito, che non dipende da te. Dopo il non temere ecco la promessa di generare un figlio, dal nome Gesù.
Maria è desiderosa di entrare in modo consapevole nel progetto e chiede non se sarà possibile, ma come sarà possibile. Non conosce la modalità. Nulla è impossibile a Dio. L’angelo apre gli occhi a Maria mostrando che quanto da lui detto potrà avvenire perché già è avvenuto l’annuncio del concepimento di Elisabetta, che era sterile. Maria ha la prova che a Dio nulla è impossibile.
Di fronte a questo progetto tanto grande per lei ma possibile a Dio, non rimane che “ecco la serva del Signore”. Il suo sì è un sì detto per tutti noi. Avvenga a me secondo la tua parola: questa dovrebbe essere la nostra risposta ogni volta che ci mettiamo lì, di fronte alla Parola.
Quello che avviene a Maria in questo brano è chiamato ad avverarsi per ciascuno di noi, ossia che la Parola possa trovare dimora in noi, farsi carne in noi, generare costantemente in noi il figlio di Dio.