Giocare alla messa su Internet, senza appaltare il sacro al digitale
Giocare alla messa su Internet, senza appaltare il sacro al digitale Finte Messe online seguite da folle di giovanissimi, dialoghi virtuali con Padre Pio grazie all’intelligenza artificiale, videogame sul beato Carlo Acutis… cosa sta succedendo nel metaverso?
Finte Messe online seguite da folle di giovanissimi, dialoghi virtuali con Padre Pio grazie all’intelligenza artificiale, videogame sul beato Carlo Acutis… cosa sta succedendo nel metaverso?
Andiamo con ordine. La prima notizia giunge dalla Polonia, dove le imitazioni di celebrazioni liturgiche ospitate sulla piattaforma Roblox fanno il pieno di visualizzazioni.
In questi spazi immersivi, che riproducono chiese in 3D, si muovono personaggi che, per le loro vesti e i loro comportamenti ricordano dei veri sacerdoti e chierici, creati però dai giocatori, mentre altri sono seduti tra i banchi della chiesa virtuale.
Su Roblox è presente da quasi dieci anni una virtuale “arcidiocesi di Gniezno”. Non si tratta di uno spazio ufficiale. I moderatori spiegano che lo scopo è quello di evangelizzare i giovani utenti della piattaforma, operando in conformità al Messale Romano e al Codice di diritto canonico.
Sottolineano inoltre che si astengono volutamente dalla simulazione dei sacramenti di penitenza, matrimonio, battesimo o cresima e che i giocatori sono avvertiti che le celebrazioni nel mondo virtuale non hanno nessun valore religioso. Ciononostante l’interesse è molto alto.
Racconta un utente che spesso i “posti” della chiesa digitale sono esauriti molto prima dell’inizio della simulazione della liturgia, tanto da dover cercare altri canali di comunicazione per unirsi alla “messa”.
Dalla Polonia alla Svizzera, dove è nato il sito prega.org.
L’interfaccia è semplicissima. “Scegli il Santo e invia il tuo pensiero o la preghiera”, invita l’home page.
Segue un menù a discesa con le opzioni possibili (Padre Pio o altri santi) e il tasto “Avvia la conversazione”. Dopo aver inserito i propri dati, il dialogo prende il via.
«Non si tratta veramente del Santo – avvisa una scritta in caratteri più piccoli – ma di una intelligenza artificiale che ha studiato i suoi scritti e risponde con le sue parole, i suoi pensieri. Ha lo scopo di trasmettere il messaggio del Santo così da diffondere a più persone possibili le sue virtù».
“Acutis Game” è invece il titolo del videogioco, per ora solo annunciato, che l’azienda Faith Games metterà sul mercato dal mese di settembre.
Assumendo l’identità del beato, il giocatore esplora una realtà virtuale entro la quale si può assistere alla passione e morte di Gesù o entrare nelle vite dei santi. Chissà se sarà riportato anche che lo stesso Carlo Acutis, estimatore dei videogiochi ma consapevole del rischio di dipendenza, si era imposto di giocare online per non più di un’ora a settimana.