Salute. L’Emilia-Romagna accoglie 17 bambini feriti a Gaza, tre saranno curati a Bologna. Oggi pomeriggio all’aeroporto Guglielmo Marconi l’arrivo dei pazienti con le famiglie. Priolo e Donini: “Accoglienza e solidarietà valori per noi irrinunciabili

Atterreranno oggi, nel tardo pomeriggioall’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna i due aerei, un C130 dell’Aeronautica militare e un Atr42 della Guardia di Finanza, partiti dal Cairo, in Egitto, con a bordo 17 feriti e le rispettive famiglie (una cinquantina di persone), provenienti da Gazapiccoli pazienti palestinesi, vittime del conflitto in corso. Tre di loro saranno ricoverati a Bologna, tutti gli altri saranno trasportati in ambulanza in ospedali di altre regioni. Lo comunica la Regione Emilia Romagna in una nota inviata alla stampa. 

All’Ospedale Maggiore si prenderanno cura di un undicenne con un problema otorino e di un bimbo di 10 anni con un problema maxillo-facciale, entrambi causati dai bombardamenti. Al Policlinico Sant’Orsola sarà accolta e curata una tredicenne con un problema cardiochirurgico pregresso.

“A questi bambini e alle loro famiglie così duramente colpiti dalla guerra – commentano la presidente facente funzioni, Irene Priolo, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – vogliamo dare cura, assistenza, la speranza della guarigione e la possibilità di tornare a sorridere. Ancora una volta l’Emilia-Romagna dimostra di essere terra di accoglienza e solidarietà, due valori per noi irrinunciabili, mettendo a disposizione di chi ha più bisogno l’eccellenza del nostro sistema sanitario pubblico e dei nostri professionisti. Ringraziamo le direzioni degli ospedali, i medici e tutto il personale che si prenderà cura dei piccoli pazienti, a cui diamo con il cuore il benvenuto nel nostro Paese e nella nostra regione”.

L’operazione, promossa dal Governo nell’ambito dell’attività di Protezione civile europea, è coordinata dalla Prefettura di Bologna in collaborazione con l’assessorato regionale alle Politiche per la salute e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.

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