San Benedetto ci richiama alle nostre radici cristiane

La testimonianza di San Benedetto, patrono d’Europa, come esortazione ad essere evangelizzatori fedeli alle nostre origini cristiane.

Questa la sottolineatura offerta ieri sera, mercoledì 11 luglio, dal vescovo Douglas alla Messa nel giorno di San Benedetto celebrata alla basilica del Monte.

Un simbolo di rinascita dell’Europa, ha twittato papa Francesco, rinascita che – ha ribadito più volte ieri sera durante l’omelia Douglas Regattieri – può certamente trovare salde fondamenta nelle nostre origini cristiane.

“Partiamo da dove siamo e da dove vogliamo stare – ha detto il vescovo – senza disdegnare le nostre origini cristiane. Cogliamo il grido di papa Benedetto XVI quando indisse l’anno della fede”. Un invito a riflettere sulla desertificazione spirituale del nostro continente e sul futuro della Chiesa che si profila sempre più nell’America Latina e nell’Africa mentre nel vecchio continente si sta spegnendo.  “San Benedetto ci chiama a dare vitalità alla nostra fede, memori della storia che ci precede”.

“Qui a Cesena sentiamo l’affetto di tanta gente – ha poi sottolineato il priore dell’Abbazia del Monte dom Gabriele Dall’Ara – ringrazio i sacerdoti della Diocesi sempre a disposizione per le confessioni, gli Amici del Monte, i volontari dell’erboristeria, le istituzioni qui rappresentate da due assessori. Un vero e proprio abbraccio da trasformare in preghiera, ha esortato in conclusione il priore, perché l’Europa sia nel nostro cuore, così come ci siano anche il Comune e il territorio. Tenendo ben presente che tutti siamo servi: l’ascolto della Parola di Dio ci porti ad azioni a servizio di tutti, dei più fragili in particolare”.

In processione, la celebrazione si è conclusa davanti alla statua di San Benedetto, opera dello scultore cesenate Leonardo Lucchi, posta sul sagrato dell’Abbazia.