Valle Savio
Sarsina, inaugurato un giardino estivo
Una pausa estiva proficua per i ragazzi di Sarsina. Avendo sperimentato nel periodo invernale il dono prezioso dello stare insieme nei locali del cine teatro parrocchiale “Silvio Pellico”, hanno sentito l’esigenza, anche in estate, di pensare e creare uno spazio per potersi incontrare ancora. L’idea è venuta nel corso di un ritiro estivo per i ragazzi di terza media a Corneto (in comune di Verghereto) nel mese di giugno. Un’idea che si è concretizzata qualche settimana dopo, il tempo necessario per sfalciare le erbacce, fare ordine buttando cose ingombranti e inutilizzabili, allestire un’area verde con tanto di bar, tavoli, e giochi. Il tutto nell’area esterna del ‘Silvio Pellico’, trasformata dai ragazzi, con il supporto di genitori, volontari, e realtà del sarsinate a vario titolo (artigiani, bar che hanno regalato sedie e gazebi) in un vero e proprio giardino estivo.
Ieri, sabato 12 agosto, nel tardo pomeriggio, l’inaugurazione, a tema hawaiano, di quello che è stato ribattezzato “Hoasi”. “Hoa in hawaiano significa amico, oasi è uno spazio in mezzo al deserto. Ne è nato uno spazio dell’amicizia, un luogo estivo di incontro per bambini, giovani e ragazzi nei locali della parrocchia di Sarsina”, spiega Sara Beltrammi, mamma ed educatrice.
Gli spazi sono stati benedetti dal parroco di Sarsina don Vincenzo Fantini. “L’oasi in mezzo a un deserto privo di alberi, di verde, di acqua è qualcosa che salva. Perché in profondità c’è una sorgente che fa nascere ciò che in tutta la vastità attorno non nasce. Non è solo uno spazio, un luogo. È qualcosa di più perché l’oasi la fate voi: è l’essere insieme che comporta e fa l’oasi. L’oasi è amicizia: quindi questo è il luogo dell’amicizia, dello stare insieme con piacere. Questo vuol dire anche accettarsi, rispettarsi, confrontarsi, aiutarsi, non solo giocare insieme. Qui si deve vivere, nell’oasi si vive, nel deserto si muore. Che questo sia uno spazio di vita per voi”.
Ha portato il suo saluto anche il sindaco Enrico Cangini: “Questo giardino per voi è un luogo di evasione e ristoro, ma anche di responsabilità perché lo avete costruito voi. Vostro compito, ora, è custodirlo così come si custodisce una cosa preziosa. Dovete esserne responsabili. Sappiatene fare un uso corretto”.