Sarsina, Plautus Festival a misura di Covid-19

Si avvicinano, finalmente, i giorni del Plautus Festival, l’ unico evento per ora confermato a Sarsina in questa estate inconsueta, un po’ allucinata. Annullata la Festa Romana per comprensivi motivi di distanziamento (anche se generalmente ai tavoli dei locali questo divieto non sempre è rispettato), con il Museo Archeologico tristemente chiuso dal mese di Marzo (in questo caso le distanze avrebbero potuto essere osservate considerando il rapporto tra visitatori giornalieri e le ampie sale), solo il Plautus Festival, certamente la più importante e qualificante manifestazione, si svolgerà con un vario e interessante programma: sei spettacoli di teatro classico che andranno in scena dall’1 al 18 agosto.

Ovviamente saranno garantite tutte le precauzioni possibili in merito alla sicurezza sanitaria: distanze tra un sedile e l’altro (possono stare vicini solo i membri di una stessa famiglia); distanze fra una fila e l’altra; sanificazione dei sedili al termine di ogni spettacolo e quant’altro previsto dalle norme vigenti. Così facendo però i 1068 posti, che – quando occupati – offrono un colpo d’occhio veramente notevole, si ridurranno a circa 300. Un vero peccato per questa edizione del Festival che avrebbe voluto – e dovuto – celebrare in modo adeguato, la sua edizione numero 60.

Si inizierà comunque sabato 1 agosto con la rappresentazione, in prima nazionale, di un capolavoro di Plauto: “Aulularia”, la celebre commedia che racconta  della pentola sottratta al vecchio avaro Euclione dal solito servo furbo. La messa in scena è di Cristiano Roccamo, direttore artistico del Plautus Festival. Tanto per ricordare un po’ di più la sessantesima edizione del Festival forse sarebbe stato più opportuno riproporre, per l’ennesima volta la commedia “Miles Gloriosus” di Plauto, che nel lontano 14 luglio 1956 diede inizio alle rappresentazioni teatrali estive, al tempo indicate popolarmente come “Le Plautine” e che poi assunsero regolare cadenza annuale nel 1965. Tra gli interpreti Massimo Venturiello, spesso presente a Sarsina negli ultimi anni quale interprete di personaggi plautini.

Sarà invece la prima volta a Sarsina per Stefano Bicocchi, in arte Vito, attore di cinema e teatro piuttosto noto anche per la sua tipica espressione stralunata. Sarà il protagonista, martedi 4 agosto, della celebre commedia di Molière “Il Borghese gentiluomo”, che racconta  le vicende tragicomiche del signor Jordan, un mercante che si vuole atteggiare a nobile.

Prima volta sarsinate anche per Marisa Laurito, volto noto del cinema e della televisione, che sabato 8 agosto interpreterà “Lisistrata” nota commedia del greco Aristofane. Lisistrata è la donna ateniese che per scongiurare una nuova guerra organizza uno sciopero delle mogli che si accordano per disertare il letto coniugale Fa davvero fatica a tenere le donne ferme nel proposito perché molte sono smaniose di tornare dai mariti. Ma alla fine Lisistrata vince e gli uomini, pur di  riavere le mogli, concludono la pace. Questa volta, a quanto pare, si tratta di un particolare allestimento: la regia si sofferma sul tema della guerra, in un periodo “di guerra” come può considerarsi quello attuale. Così lo spettacolo diventa  una messa in scena preparatoria ad un più completo e complesso allestimento  previsto per l’anno prossimo. Lisistrata e i pochi altri personaggi aiutati dalle canzoni narrano cos’è la guerra, invitando ad usare l’antidoto per la pace: l’amore e il sesso.

Lunedì 10 agosto sarà la volta del monologo “Nerone” scritto da Massimo Boncompagni e Riccardo Bartoletti. Boncompagni ha praticamente iniziato la sua carriera di attore con il Laboratorio Teatrale di Sarsina già diversi anni fa. Da allora è stato sempre presente al Plautus Festival come attore, interpretando molteplici personaggi plautini ed anche come istruttore teatrale. È autore anche di alcuni testi, particolarmente adatti alle sue caratteristiche. In questo nuovo lavoro, presentato in prima nazionale, l’imperatore Nerone ripercorre alcuni episodi della sua vita breve ma intensa. Viene mostrato quale uomo della contemporaneità, egocentrico, sfrontato, amante del popolo, alla ricerca, forse vana, di liberarsi dall’immagine negativa che si porta dietro da secoli. Lo spettacolo è corredato da proiezioni e stralci di voci del passato.

Nel programma del Plautus Festival, di norma, non manca una bella tragedia greca. Questa  è la volta di “Prometeo”, in scena mercoledì 12 agosto, con un testo tratto dal “Prometeo incatenato” di Eschilo dove l’eroe, che è un dio ribelle, espia la colpa di avere troppo amato l’umanità facendo agli uomini il dono più grande, il fuoco, suprema difesa dell’individuo contro lo strapotere della natura. Interprete principale Edoardo Siravo, diventato ormai bravissimo in ruoli della tragedia antica.

Il Plautus Festival “al tempo del Covid 19” si concluderà martedì 18 agosto con “La locandiera” di Carlo Goldoni, una delle commedie più belle e celebri del teatro italiano. La vicenda si svolge intorno alla figura della furba locandiera Mirandolina,  interpretata da una brava Amanda Sandrelli, che, grazie al suo fascino, riesce a prendersi gioco di parecchi uomini costituendo un  inarrivabile modello di “civetta”. Senza dubbio ancora una volta riuscirà  a conquistare e divertire gli spettatori che Sarsina attende numerosi, nonostante i tempì che corrono.

Per informazioni e prenotazioni: Ufficio teatro telefono/fax: 0547 698102mail:info@plautusfestival.it.