Cesena
“Se questo è un uomo” al teatro “Bonci” di Cesena
«Voi che vivete sicuri / nelle vostre tiepide case», così inizia la poesia “Shemà”, che Primo Levi pose in apertura del suo fondamentale “Se questo è un uomo”, il romanzo del 1947 che raccontò l’orrore del campo di concentramento di Auschwitz. Punto di riferimento per la memorialistica sull’esperienza più terribile in un secolo che ha conosciuto tantissime esperienze terribili, il testo di Levi resiste alle interpretazioni, alle rielaborazioni, ai commenti: caratteristica delle opere che nascono per una profonda esigenza di verità, di racconto, di trasmissione della memoria.
Risale al 2019 l’allestimento che Ert, nella persona di Valter Malosti, direttore della Fondazione, regista e interprete, propone al “Bonci” di Cesena dal 18 al 21 novembre (oggi e domani alle 21, domenica alle 15,30; info: www.emiliaromagnateatro.com). In scena, Valter Malosti, Camilla Sandri Bellezza, Giacomo Zandonà, e tre madrigali, dalle poesie di Primo Levi, di Carlo Boccadoro.
Nei circa cento minuti dello spettacolo assistiamo a una selezione di pagine del capolavoro di Primo Levi, recitate da Malosti in un contesto all’inizio domestico (il reduce che torna a casa e inizia il suo racconto) e poi alieno (il ricordo dell’orrore), fino al ritorno nella dimora torinese, alla ricerca di un possibile nuovo inizio della vita. Se dal punto di vista visivo (luci e scenografie) e audio lo spettacolo è stato di grande intensità e suggestione, e in particolare la scena iniziale con le immagini della nevicata è stata di una drammaticità palpitante, si può avanzare qualche perplessità circa la scelta dell’interprete di recitare il testo di Levi a una velocità elevatissima, a tal punto che talvolta anche alcune parole si perdevano nel flusso incessante. Si tratta, ovviamente, di una scelta registica ed è una scelta più che comprensibile, per trasmettere allo spettatore il senso dell’urgenza, della necessità del narrare quel che s’è visto, ed anche un modo per sfuggire ad un eccesso di retorica, però la perplessità rimane, perché così facendo, a nostro parere, è andata anche perduta una parte del pathos del testo. Allo stesso modo, gli altri due interpreti, Camilla Sandri Bellezza, Giacomo Zandonà, avrebbero potuto avere un po’ più di spazio nello spettacolo, apparendo per pochi minuti. Il numeroso pubblico presente ieri a teatro, però, ha dimostrato di apprezzare tanto l’interprete e regista richiamandolo numerose volte al proscenio con calorosi applausi.
Ert e il Centro internazionale di studi “Primo Levi” vogliono tenere vivo il dialogo su questa opera e in occasione della tournée dello spettacolo nasce un ciclo di incontri, pensati per il pubblico ma anche per gli studenti. A Cesena, oggi, venerdì 19 novembre alle 18,30, nel foyer del “Bonci” Valter Malosti dialogherà con Alberto Gagliardo, del Comitato scientifico dell’Istituto storico della Resistenza di Forlì-Cesena, e Fausto Ciuffi, direttore della Fondazione Villa Emma – Ragazzi ebrei salvati. L’ingresso è libero. Sabato 20 alle 11, Valter Malosti e Alberto Gagliardo incontreranno gli studenti dei licei cesenati.