Cesena
Sei codici malatestiani vanno a restauro
“Cesena città della Biblioteca Malatestiana. È così che ci piacerebbe venisse citata la nostra città ed è impegno della Fondazione Cassa di Risparmio e di Crédit Agricole affinché la strada intrapresa sia sempre più praticata. Ed è nostra intenzione, insieme ai vertici Crédit Agricole che ci hanno dato tutta la disponibilità, dimostrare la nostra sensibilità a favore e a sostegno della valorizzazione culturale della biblioteca”.
Così il presidente della Fondazione Crc Guido Pedrelli ha aperto poco fa la conferenza stampa durante la quale è stato presentato l’intervento di restauro di sei codici malatestiani che, insieme ad altri 337, compongono i codici, prodotti fra il IX e il XV secolo, conservati in Malatestiana. Testi greci, ebraici, latini, spesso impreziositi da decorazioni e miniature: un patrimonio librario per il quale la Malatestiana è stata il primo bene italiano inserito nel Registro della Memoria del Mondo Unesco. I codici interessati dal restauro sono: Malatestiano SII.2, Innocenzo IV, “Apparatus in Decretales; Malatestiano S.II.5, Raymundus De Pennafort, “Summa de poenitentia” e “Summa de matrimonio”; Malatestiano XXII.3, Silius Italicus, “Punica”; Gaius Valerius Flaccus, “Argonauticon libri VIII”; Malatestiano CVII.3, Albertus Magnus, “De animalibus libri XXVI”; Malatestiano D.VII.3, Remigio De Auxerre, “Commentario ai Salmi”; Malatestiano S.XII.6, Cicerone, “De Repubblica, liber”; Ausonio, “Periochae Homeri Iliadis et Odysseae”; Coluccio Salutati, “Declamatio Lucretie”; Avogaro da Orgiano, “Declamatio”; Matteo da Orgiano, “Lugubris epistula”. L’impegno economico del restauro è di circa 10mila euro.
Nella suggestiva sala all’interno della Malatestiana, su cuscini e tappeti rossi, erano in visione i sei codici interessati del restauro già dai prossimi giorni. Aperti e sfogliati con sapienza e cura da Paola Errani, responsabile della biblioteca antica e dei fondi storici della Biblioteca Malatestiana. Nonostante le condizioni favorevoli e la cura dedicata loro nel corso dei secoli, i codici malatestiani sono un tesoro fragile, che necessità di periodici interventi di restauro. “Almeno un centinaio quelli di cui avevamo ravvisato le necessità più urgenti dopo il controllo fatto nel 2010. Piccoli o più grandi, ad oggi sono 79 i codici che dovranno essere presto restaurati”. Negli ultimi quattro anni sono stati 53 i codici restaurati grazie all’intervento di cittadini e imprese cesenati che si sono fatti carico del recupero, attraverso la formula dell’Art Bonus.
“Come assessore alla cultura di questa amministrazione – le parole di Christian Castorri – ringrazio per la sensibilità dimostrata Fondazione Crc e Crédit Agricole per le risorse messe a disposizione per la conservazione del patrimonio artistico della città, che è una ricchezza per tutti. L’iniziativa avviata dagli Amici della Malatestiana ha via via coinvolto cittadini e aziende ed enti, a dimostrazione di un attaccamento profondo a questo patrimonio. È una felice dimostrazione di quanto i cesenati tengano alla loro biblioteca”.
Il restauro potrà essere seguito in diretta grazie all’iniziativa “Restauro a porte aperte” che si terrà un sabato al mese, da marzo a maggio. Il primo appuntamento è per sabato 23 marzo, dalle 9,30 alle 13: nella sala verde della Biblioteca ci sarà la possibilità di osservare da vicino l’opera delle restauratrici Roberta Stanzani e Silvia Bondi di Formula Servizi, impegnate a riportare all’antico splendore i manoscritti. Gli appuntamenti successivi sono in programma per sabato 13 aprile e sabato 25 maggio.