Sempre meno giovani comprano casa. A Cesena il 24 per cento è sostenuto dalla famiglia

A Cesena se gli under 40 non fossero sostenuti dalle proprie famiglie non avrebbero le possibilità economiche di acquistare una casa. È questo il dato che emerge dallo studio realizzato a partire dallo scorso febbraio da “Laboratorio Cesena”, movimento di idee nato su iniziativa di alcuni giovani cesenati che si propongono non come un’alternativa alla politica locale ma come un sostegno per affrontare le tematiche sociali più urgenti. Dopo essersi occupati di sport, adesso i giovani che formano questa “start-up delle idee”, come amano definirsi, si sono concentrati su un tema importante non solo per la città malatestiana ma per tutta Italia: l’acquisto della prima casa da parte dei più giovani.

Sulla base dell’attuale contesto socio-economico, gli under 40 sono sempre più impossibilitati ad abbandonare il nucleo famigliare avendo bassi salari o essendo stati assunti con contratti a tempo determinato che non garantiscono loro un’autonomia economica. Sono questi i dati raccolti da un questionario online lanciato da “Laboratorio Cesena” e al quale hanno risposto ben 140 persone dai 18 anni ai 40. Solo il 24 per cento del campione esaminato ha acquistato casa, di questi il 69 per cento ha acceso un mutuo grazie al sostegno della propria famiglia, ma senza poter usufruire delle forme di sostegno pubbliche. Dallo stesso campione è emerso come il 76,5 per cento non ha ancora acquistato casa. Il 62,5 per cento ha pagato la casa oltre 200 mila euro, mentre un 18,8 per cento è stato facilitato da fasce di acquisto inferiori a 150 mila euro. Come spiegano gli autori dello studio, aiutati dalle diverse agenzie immobiliari della città, le abitazioni del centro e delle prima periferia hanno costi molto più alti rispetto alla seconda periferia urbana. Assume contorni non meno felici la situazione delle locazioni: stando alla stessa ricerca, infatti, molti giovani riscontrano difficoltà nell’affittare una casa sia per le dimensioni sia perché sono sempre di meno gli immobili messi a disposizioni dai privati.

Sulla base di questi dati, “Laboratorio Cesena” si rivolge all’amministrazione comunale proponendo progetti validi e concreti atti a migliorare la situazione dei giovani che intendono acquistare casa. “Il nostro è un diretto riferimento a progetti di vero social housing destinati ai giovani, utilizzando prioritariamente fabbricati in corso di costruzione o terreni edificabili già urbanizzati, ‘abbandonati’ a causa della crisi immobiliare e spesso fonte di incagli bancari. Si pensa a piccole iniziative che potrebbero, anche attraverso lo strumento della cooperativa di abitazione, da una parte ridurre sensibilmente il prezzo di acquisto per nuovi appartamenti e dall’altra contribuire a far ripartire un’edilizia sana che eviti il consumo di ulteriore territorio”, affermano i giovani cesenati autori dello studio proponendo, inoltre, l’istituzione di un fondo di garanzia per favorire la concessione di mutui bancari a fronte dell’acquisto di abitazioni da parte di giovani cesenati in possesso di determinate condizioni economiche e sociali.