“Serve un rilancio strutturale dell’artigianato”

“Serve un piano strategico – mette in luce il Gruppo di presidenza Confartigianato Federimpresa Cesena formato da Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi – per valorizzare l’insieme delle produzioni e dei servizi artigiani e renderli più competitivi sul mercato globale.  Agli Stati generali dell’economia Confartigianato ha chiesto una legge quadro per l’artigianato che superi i limiti dimensionali dell’impresa artigiana portandola fino a 50 dipendenti, prevedendo incentivi per la capitalizzazione delle stesse. In particolare occorre valorizzare le professioni di artigianato artistico e tradizionale che rappresentano l’eccellenza del made in Italy e anche del nostro territorio come espressione dell’identità e delle tradizioni dei nostri territori anche all’interno della filiera del turismo attraverso il riconoscimento ufficiale come parte del patrimonio culturale sul modello francese.”“Tra le richieste di Confartigianato presentate agli Stati generali dell’economia – aggiunge il Gruppo di presidenza – figura anche la riqualificazione dei processi formativi, con l’accesso al fondo di emergenza per le imprese culturali e al fondo cultura per gli investimenti sul patrimonio istituiti dal Decreto Rilancio. In questo senso è fondamentale prevedere un credito d’imposta del 110 per cento anche sugli investimenti interventi di conservazione, manutenzione e restauro degli immobili di interesse storico-artistico di proprietà privata sottoposti a vincolo. Altri passaggi fondamentali sono favorire il passaggio generazionale nelle imprese artigiane perché sono numerosi  i mestieri che rischiano l’estinzione senza la trasmissione di di saperi, tradizioni e competenze, nonché il rafforzamento della collaborazione tra artigianato e la filiera dell’arte e dei beni culturali e della componente artigiana della filiera turistica, importante nel nostro territorio rivierasco, ma anche dell’entroterra e collinare”.