Si è presentato il nuovo tecnico Toscano: “La parola d’ordine sarà lavoro”

Tutto d’un pezzo, con una forte cultura per il lavoro e in un completo blu scuro con camicia bianca, Domenico Toscano si è presentato ieri alla città di Cesena come nuovo allenatore del club bianconero. Scortato dai copresidenti John Aiello e Robert Lewis, dal neo Ds Stefano Stefanelli e dal Dt Massimo Agostini, l’ex tecnico della Reggina ha fatto il suo esordio stringendo la mano a tutti i presenti.

“Con Viali in scadenza – spiega un retroscena Ajello – avevo chiesto ad Agostini un elenco di nomi e il suo (Toscano, ndr) era il primo. Gli do il benvenuto e siamo molto fortunati di farlo entrare nella nostra famiglia. È una brava persona, nel primo incontro video con Robert mi ha subito colpito e ieri l’ho incontrato per la prima volta di persona. Non vedo l’ora dell’inizio della stagione”. A ruota, Stefano Stefanelli fa gli onori di casa: “do il benvenuto anche io al mister. Quando abbiamo fatto i primi colloqui conoscitivi, il nome di Toscano ha trovato d’accordo tutti. Siamo estremamente orgogliosi e felici di averlo portato a Cesena e convinti sia l’allenatore giusto per voglia, umiltà e serietà che trasmetterà a tutti noi. Siamo già al lavoro per la costruzione della nuova rosa”.

Spazio al “Condor” Agostini che rinnova l’impegno del nuovo corso bianconero. “Questa piazza ha bisogno di qualche caratteristica diversa dagli ultimi anni. Robert Lewis ha avallato il nostro primo incontro capendo che Toscano poteva essere il nuovo allenatore, fino al suo ‘sì’. Il mister è stato di parola. Quanto scritto sul possibile ingaggio del Padova non ci ha preoccupato, eravamo sicuri che questo giorno sarebbe arrivato”. Con un gioco di scambio seggiola, Domenico Toscano si è seduto al centro della scrivania, parlando per la prima volta da tecnico del Cavalluccio.

“Ringrazio la proprietà – ha detto – il direttore Stefanelli e Massimo che hanno riposto in me la loro scelta. La persona fortunata sono io, son orgoglioso di far parte di questa famiglia, il Cesena è un club storico e con blasone. Fin dal primo giorno ho avuto sensazioni positive e di aver a che fare con persone vere, chiare, dirette come piacciono a me”. Si volta quindi pagina, dopo la cocente sconfitta nel primo turno nazionale dei playoff con il Monopoli. “Mi interessa il presente e quello che faremo. C’è da valutare il lavoro dell’anno scorso e il colmare quei 25 punti di distacco da chi si è giocato il primo posto attraverso la fame, la motivazione e una forte cultura del lavoro e identità. Il campo è un mezzo per esprimere chi sei”. La terza serie non preoccupa il tecnico calabrese, “non ho mai guardato alla categoria, vivo di emozioni e sensazioni. E qui ne ho avute di positive”.

La parola d’ordine sarà ‘lavoro’ con una sana fetta di umiltà, nonostante Ajello abbia annunciato di puntare al primo posto e alla promozione diretta. “È il campionato più difficile – spiega Toscano – il girone sarà agguerrito, ci son squadre con un lavoro consolidato. La proprietà è ambiziosa, la categoria è difficile: a luglio partono tutti per vincere ma il campionato non lo si vince a gennaio, figurarsi ora. Ci sarà un lavoro quotidiano. Noi cercheremo di abbreviare i tempi e metterci al loro passo. Per me vince chi commette meno errori degli altri”. Un occhio particolare sarà la chiamata a raccolta dei tifosi. “Cesena sembra una piazza del Sud ma ancora più bella. Il pubblico guarda e gioca la partita, come piace a me”.

Con Mercadante e Albertini vicini all’ufficializzazione, il mercato si apre a tutti gli effetti ma “non abbiamo fretta e non vogliamo sbagliare. Stiamo cercando giocatori – termina l’allenatore – per creare un gruppo di lavoro che faccia appassionare la gente”.