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Simone Missiroli al Cesena
La società del Cesena ha fatto anche più del previsto, regalando a William Viali un pezzo da novanta: Simone Missiroli. Con quasi 500 presenze distribuite tra Serie A e B, l’esordio in C è avvenuto martedì sera nel turno infrasettimanale con il Modena. Un gioiello che impreziosisce la rosa costruita dal Ds Moreno Zebi, “avete avuto il piacere di vedere Simone già all’opera – dichiara soddisfatto il dirigente bianconero – dopo un contatto tra il 20 e il 25 agosto, l’opportunità di portarlo qui si è ripresentata a settembre e questa volta ha accettato. Non era scontato da parte del club intervenire, dimostra un ulteriore atto di fiducia e voglia per voler essere il più competitivi possibili”.
Per l’esperto centrocampista il primo “no” è stato spiegato così: “ho fatto delle valutazioni solo sotto l’aspetto personale. Non volevo destabilizzare il percorso della mia famiglia e fare le cose in fretta, ho due bambine e vengono prima di tutto”. La carriera è di alto livello con le tappe fondamentali di Reggio Calabria, Treviso, una parentesi a Cagliari, poi Sassuolo con ultima tappa quella in casa della Spal. “Treviso mi è servita come esperienza fuori casa dopo tanti anni passati alla Reggina. Mi piace sposare un progetto, stare molto tempo in un posto, come avvenuto poi col progetto al Sassuolo. Qui sono maturato e diventato un calciatore vero. Ho scelto poi Ferrara, le cose possono andare bene o male ma l’importante è fare un percorso e proseguirlo”. Un fattore determinante per l’approdo in riva al Savio è stato l’amicizia con Davide Biondini, “mi ha consigliato di venire perché si sta bene, anche perché la piazza è casa sua. In passato sono stato qui da avversario molto volte e la passione della gente è alta”. Il papà, ex giocatore, è nato a Ravenna, la Romagna quindi è nel sangue. “Venivo a trovare i miei nonni durante l’estate – ricorda il calciatore – quando ero piccolo”.
L’esordio ufficiale in Serie C e con la maglia del Cesena è avvenuto martedì sera, “contro il Modena è stata una bella partita, abbiamo affrontato forse la squadra più attrezzata del campionato e ce la siamo giocata alla pari. Siamo due formazioni che non c’entrano nulla con questa categoria. Il primo impatto è stato positivo, noi siamo stati propositivi e abbiamo dimostrato di potercela giocare fino alla fine. Per me è una nuova esperienza e posso crescere”.
In estate il classe 1986 si è allenato prima con la Spal, poi nell’ultimo mese si è dovuto arrangiare in maniera autonoma. La forma è quindi da trovare per arrivare nel pieno delle forze, in mezzo al campo il numero 25 sarà un’autentica guida per tutti i compagni. “Mi metto a disposizione del mister, sono diventato il più vecchio della squadra, per la prima volta in carriera è così. Spero di essere un esempio positivo per i più giovani per farli crescere, visto che ne abbiamo tanti. Dagli allenamenti che ho visto sono forti”.