Spunta un’antenna in zona Case Finali

Un’antenna per la telefonia mobile nel mezzo della campagna, di fianco a una strada molto utilizzata da chi fa una passeggiata all’aria aperta. È stata montata pochi giorni fa in via Matalardo a Cesena, non molto distante dall’area peep di Case Finali, conosciuta in città come “Chernobyl”. E i residenti della zona si stanno muovendo su tutti i fronti per avere spiegazioni.

“Non mettiamo in dubbio che le antenne servano – afferma un residente – perché tutti usiamo lo smartphone, ma il modo in cui il ripetitore è sorto ci lascia perplessi. Si tratta di un palo molto alto e ancora non è finita in quanto mancano griglie e pannelli, per cui l’impatto sarà molto maggiore. Nessuno ci aveva avvisati di nulla, abbiamo solo visto sorgere il cantiere e montare questa colonna d’acciaio”.

I residenti si sono mobilitati subito per avere accesso a tutta la documentazione in quanto alcuni aspetti lasciano perplessi. Prima di tutto “la zona è agricola, in ambito di tutela fluviale – si legge nella nota che alcuni residenti hanno inviato al Comune – sotto tutela paesaggistica. Proprio per questo motivo alcuni progetti per una nuova abitazione sono stati rigettati e costretti a modifiche, al fine di preservare il vincolo paesaggistico e fluviale. Perché per questo ripetitore di telefonia mobile non si adotta lo stesso principio?”.

Il titolare di una nuova abitazione della zona afferma che “ci è stato vietato di mettere, nei balconi, il parapetto in vetro in quanto si scontravano con l’estetica del luogo. Eppure, a poche decine di metri da noi, sta sorgendo un’antenna alta quasi 20 metri. C’è qualcosa che non torna in questa gestione del vincolo paesaggistico”.

Pur con molta civiltà e sobrietà il gruppo di cittadini si sta mobilitando per capire i motivi di queste stranezze. “A poca distanza già vi è un’antenna della telefonia mobile. Crediamo che non sia giusto metterne una seconda e penalizzare del tutto la nostra area di campagna”.