Cesena
Sui bus entra in servizio il “Panic button”
Contagio da Covid, trasporto pubblico e sicurezza: la prevenzione passa (anche) dal “Panic button”. È stato presentato questa mattina il “Safe Travel Bus”, protocollo operativo che mette in relazione la società di gestione del trasporto pubblico locale Start Romagna (500 mezzi che coprono le linee bus di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna) e le forze dell’ordine (Carabinieri e Questura), con il coordinamento della Prefettura di Forlì-Cesena.
Il sistema prevede l’installazione a bordo dei bus, nella cabina a disposizione dell’autista, di un “Panic button” da premere in caso di emergenza, assembramenti, situazioni di pericolo e non rispetto delle regole. Premuto il bottone, si attiva un allarme sonoro nella sala operativa con sede a Cesena, in grado di monitorare con ponti digitali tutta la flotta dei mezzi della Romagna. L’azione, nel pieno rispetto delle norme sulla privacy, innesca l’immediata trasmissione in simultanea alle Forze dell’Ordine delle immagini delle cinque videocamere installate sul bus e la geolocalizzazione del mezzo: tutte informazioni per valutare in tempo reale l’opportunità per un tempestivo ed efficace intervento, oltre alla possibilità di raccogliere informazioni per successive verifiche.
Sono 37 i bus in cui è stato installato il “Safe Travel Bus”. Presto diventeranno 42, tutti riferiti al bacino di Forlì-Cesena prima di essere esteso a tutto il territorio di riferimento di Start Romagna. La presenza del dispositivo a bordo è resa nota ai passeggeri da un adesivo.
La presentazione del sistema è stata occasione per fare alcune riflessioni a proposito del trasporto scolastico in tempo di Covid. “A a un mese dalle prime attivazioni, il sistema non ha registrato nessun intervento specifico. Di questo ringraziamo il lavoro di informazione, sensibilizzazione e deterrenza, con presenza di facilitatori alla fermate dei bus”, ha specificato il direttore di Start Romagna Carlo Sacchetti.
“Sottolineo l’importanza del trasporto pubblico locale come bene essenziale per migliorare viabilità e ambiente – ha proseguito Sacchetti -. In questo difficile anno è stato ancora più evidente la sua importanza per aver dato risposta a chi, per necessità, non aveva alternative. Abbiamo colto come questo servizio abbia assunto un ruolo ancora più importante”.
Start Romagna ha avuto un calo di 10 milioni di passeggeri. È confermata fino al 6 marzo la capienza al 50 per cento di posti. “Con i suoi 500 mezzi, a cui se ne sono aggiunti un centinaio di partner privati, ha continuato a svolgere gli stessi chilometri degli anni precedenti. L’impegno massimo dell’azienda è nella direzione della sicurezza sanitaria, nel rispetto delle normative. E quando parlo di sicurezza, penso anche ai nostri autisti che sempre più spesso si trovano a fare i conti con teppisti. È nostro obbligo tutelarli: grazie alle nuove tecnologie siamo ora in grado di metterli direttamente in contatto con forze dell’ordine e anche con il 118, in caso di necessità. I prossimi passi andranno in questa direzione”.
Il progetto prevede un investimento nel biennio di 800mila euro ed è finanziato da fondi della regione Emilia Romagna.
L’appuntamento di questa mattina è stata anche occasione per fare il punto sul sistema del trasporto scolastico. “Il sistema ha retto – è intervenuto il prefetto di Forlì-Cesena Antonio Corona – e di questo dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine, le scuole a cui avevamo chiesto una programmazione la più costante possibile, e Start Romagna che ha implementato mezzi e servizi. Abbiamo notato un grande spirito di servizio a favore dei cittadini, con un aumento di consapevolezza e collaborazione”.