Cesena
“Suor Angelica”: il Bonci apre la stagione con l’opera di Puccini
I tormenti di una suora, tra desiderio di rivedere il figlio toltole alla nascita, richiesta di grazia e voglia di vivere. “Suor Angelica” è l’opera di Giacomo Puccini che sarà messa in scena sabato 1 ottobre alle 21 al teatro “Bonci” (ingresso gratuito).
Perché la scelta su “Suor Angelica”? “È un’opera corale, capace di coinvolgere il maggior numero possibile di ragazze allieve: è donna la grande maggioranza degli studenti del ‘Maderna’, e questa opera ci permette di coinvolgerne tante in scena – ha sottolineato questa mattina in conferenza stampa nella sala Morellini del ‘Bonci’ il regista Alfonso Antoniozzi -. In un’ora e dieci minuti di messa in scena potranno dare dimostrazione del lavoro fatto, del loro impegno e della forza della collaborazione tra vari enti. È bello e importante che una città come Cesena si possa permettere questo”.
L’opera è stata messa in scena in collaborazione con Ert Emilia-Romagna teatro fondazione, il teatro comunale di Bologna per i costumi e “Scenicamente” per la scenografia e l’allestimento che riproduce il chiostro di un convento nel periodo storico del dopoguerra. “La scena è molto vicina all’idea di Puccini, con un ambiente animato nella vita della comunità di suore impegnate anche nella ricostruzione postbellica. Un lavoro non semplice nella progettazione, realizzato con i mezzi che abbiamo a disposizione, dalla buona resa grazie a ragazzi allievi scenografi – le parole di Marcello Morresi, guida del team ‘Scenicamente’”.
“Il nostro è un lavoro didattico, che mette in campo le forze attuali del Conservatorio: orchestra, coro e interpreti allievi. In scena vi sono musicisti, cantanti, scenografi, attrezzisti e tecnici del futuro – ha sottolineato il regista – tenendo presente che il Conservatorio è un ente formativo e non produttivo”.
Suor Angelica sarà rappresentata dall’interprete turca Tamar Otanadze; 16 le altre suore-interpreti in scena. L’orchestra del “Maderna” è composta da 18 violini e 48 musicisti. Compongono il coro 10 soprani, 4 contralti, 5 tenori e 6 bassi.
Prima dello spettacolo (sabato 1 ottobre alle 18), nel foyer del teatro il critico musicale Guido Barbieri proporrà una guida all’ascolto.