“Terreno espropriato per farci passare il metanodotto”, petizione online

Davide contro Golia. Ha raccolto oltre 15mila firme in 24 ore la petizione online lanciata su Change.org da Marta Garaffoni e il marito Federico Raspadori per scongiurare l’esproprio da parte di Snam del terreno da loro acquistato un anno e mezzo fa, in località Provezza, al confine con Bertinoro, investendo i risparmi di una vita (vedi notizia richiamata).

L’esproprio avverrà per costruire il metanodotto linea adriatica. Gli attuali proprietari, che hanno provato ad avviare un dialogo con l’azienda la quale, scrivono gli autori del testo giunto in redazione, “vuole darci poco più 4 mila euro di risarcimento”, chiedono che questa acconsenta a realizzare almeno una piccola deviazione del tracciato. La coppia precisa di essere stata messa “al corrente del passaggio del metanodotto da casa nostra solo a fine agosto, cioè a soli sei mesi dall’inizio del cantiere, mentre ci sono persone in altre regioni, che hanno ricevuto raccomandate da Snam già dieci anni fa, essendo un progetto vecchio di 20 anni, abbandonato e poi riesumato allo scoppio della guerra in Ucraina. Se anche noi avessimo avuto lo stesso diritto di essere avvisati per tempo, almeno con un anticipo di qualche anno, avremmo potuto evitare di investire tutto ciò che abbiamo su questo posto, per un progetto già morto in partenza”.

I promotori della petizione spiegano che “sul terreno in cui non vi era neanche un filo d’erba, abbiamo piantato circa 600 alberi e li abbiamo  curati e innaffiati quotidianamente per due estati, sognando di vedere crescere un grande bosco. Abbiamo accolto sempre più animali, arrivando a circa 80, perché potessero vivere in questa terreno. Sogniamo che possa diventare un rifugio per animali e un posto che accolga tanti bambini, adulti, anziani, perché vivano la bellezza del contatto con la natura”.

Questo il link alla petizione: www.change.org/p/salviamo-alberi-e-animali-chiedendo-che-venga-deviato-il-tragitto-del-metanodotto.