Torna la Wirun, una corsa per dire no alla violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra giovedì 25 novembre, torna la Wirun Italy. L’appuntamento, organizzato dall’associazione Women in run, con il sostegno del consorzio Romagna Iniziative e dei comuni di Cesena e Cesenatico, si terrà domenica mattina 28 novembre a Cesena.

L’assessore alla Cultura e inclusione Carlo Verona, alla presentazione questa mattina in Municipio, ha ricordato che “manifestazioni come questa non risolvono il problema, ma servono per sensibilizzare, educare e formare, in quanto la prevenzione è essenziale”. Su questo tema, Verona ha annunciato che “il 25 novembre la Polizia di Stato sarà presente con un gazebo della campagna “Questo non è amore” in piazza del Popolo” e che “il Comune ha individuato due alloggi-rifugio per mettere in sicurezza fisica e psicologica le persone”.

Lorena Fantozzi, vicesindaco di Cesenatico, ha lodato l’iniziativa che vede “due Comuni che collaborano per tenere alta l’attenzione su un enorme problema. Per risolverlo serve l’aiuto di ciascuno”.

La presidente della sezione regionale di Women in run Asd Belinda Ronconi Giorgio Borgognoni di Wirun hanno descritto l’evento nel dettaglio.

Sono previsti un percorso di 4 chilometri e uno di 10 chilometri. La partenza, dalle 8, e l’arrivo saranno in zona Ippodromo, in piazzale Ambrosini. Gli itinerari, non competitivi e aperti alla socialità, interesseranno la ciclopedonale del Savio in direzione Martorano, con sosta alla fontana di via Ficchio, e ritorno. Il ricavato sarà destinato al Centro Donna del comune di Cesena e a quello di Cesenatico, a sostegno dei progetti volti all’educazione alla parità di genere. Non è richiesto il green pass. Per informazioni sulle iscrizioni consultare la pagina Facebook “Women in run Cesena”.

Maria Carolina Porcellini ha colto l’occasione per illustrare i numeri del Centro donna di Cesena da gennaio a ottobre dell’anno in corso. I contatti diretti sono stati 1.014 e 1.225 quelli telefonici. L’accompagnamento alla rete antiviolenza ha riguardato 59 casi, un numero che cresce di anno in anno. Le richieste di informazione giuridica sono state 155, di cui 37 inerenti a maltrattamenti.