Cesenatico
Turismo da rilanciare, la Confcommercio fa il punto
“Forlì più Cesena, il merito è di Augusto Patrignani”. Così ha detto oggi pomeriggio il sindaco Enzo Lattuca quando, introdotto dalla giornalista di Teleromagna Federica Mosconi che ha moderato l’intero incontro, ha portato il suo saluto al convegno promosso dalla Confcommercio cesenate sul tema “Il rilancio del settore turistico stagionale nel comprensorio cesenate”.
“Diamo a Cesare quel che è di Cesare – ha proseguito il primo cittadino cesenate, che poi ci ha scherzato su -. Anzi, ad Augusto ciò che è di Augusto”.
A margine del convegno, la questione di Cesena città capoluogo ha tenuto banco negli incontri informali tra gli ospiti. Un ottimo risultato, hanno detto i più, portato a casa da una giunta di centrosinistra e firmato da un governo di centrodestra. Ma se il quanto ottenuto è valido, va a vantaggio di tutti.
Lattuca ha parlato di turismo non solo quantitativo, come si è sempre connotato quella in Romagna, ma ora deve essere “anche qualitativo”, con un occhio attento alla sostenibilità da declinare sotto l’aspetto economico e ambientale.
Il sindaco ha messo l’accento sulla legalità in merito alle condizioni di chi lavora nel settore, tenuto presente che la stagione si è allungata, “una sfida cruciale per tutto il territorio, che nel turismo uno dei settori cruciali”.
Matteo Gozzoli, sindaco di Cesenatico, ha introdotto il tema del ricambio generazionale, un altro argomento che coinvolge il settore in rapida trasformazione. “Il nostro sistema va revisionato – ha aggiunto -. La sola gestione familiare è andata in crisi. Adesso occorre manodopera con contratti regolari e un’attenzione particolare per la formazione del personale. Saranno anche importanti i rapporti con l’università e la scuola, se si vuole puntare sui giovani”.
Dopo i saluti di Gianluca Gregori e di Graziano Gozi, rispettivamente per la parte sindacale e quella imprenditoriale, è intervenuto sempre nella prima parte del convegno il consulente del lavoro, Mauro Agostini, che ha messo subito in evidenza il risultato di avere messo insieme tutte le sigle, con le istituzioni. “Un merito – ha detto – che fa comprendere come il tema sia all’attenzione di tutti”.
“Abbiamo un problema – ha aggiunto Agostini – citando la famosa frase dell’equipaggio dell’Apollo 13. E oggi per noi è quello del personale che riguarda tutti i settori. Con il Covid è cambiato l’aspetto sociologico rispetto al lavoro, in particolare per i giovani”.
Poi ha citato la questione demografica che con il tempo sarà sempre più evidente e le difficoltà con i lavoratori stranieri. “Circa 60-70 mila ingressi all’anno in Italia sono un nulla”, ha precisato Agostini, a fronte di 700-800 mila richieste.
In più, ha proseguito, il lavoro nel turismo stagionale è ancora meno attraente perché si è impegnato anche il sabato e la domenica.
Ora, con la firma di questo documento, le parti si sono impegnate a cominciare a ragionare per superare il vecchio modello organizzativo. Rimane comunque “difficile – ha precisato Agostini – inserire in un albergo turni di lavoro di cinque ore o un part time su tre giorni”.
In conclusione della prima parte dei lavori si può dire che “le imprese si sono messe in gioco per ragionare. E i sindacati pure“. Resta vero che, ha messo in chiaro Agostini, “ci vogliono normative per alleggerire la gestione del personale”.
Resta aggiornato iscrivendoti al canale WhatsApp del Corriere Cesenate. Clicca su questo link