Turismo, partenza positiva dell’estate 2022

Nonostante il clima di recessione, l’inflazione che galoppa, i rincari energetici, la pandemia e la crisi bellica, gli italiani, e con loro gli europei, stanno facendo presagire che quella 2022 sarà un’estate in linea con il 2019, se non addirittura migliore. Lo fa sapere l’Ufficio stampa dell’Apt Servizi regionale.

Il mese di giugno, primo termometro della salute del nostro sistema turistico, evidenzia che la stagione balneare sta procedendo positivamente. L’86 per cento degli operatori alberghieri del Panel dell’Osservatorio turistico regionale interpellati da Trademark Italia sostiene di aver avuto a giugno un andamento simile o migliore rispetto al 2021. Di questi, il 24 per cento dichiara un incremento tra il 5 e il 10 per cento, mentre per il 21 per cento degli operatori l’incremento è stato superiore al 10 per cento. Solamente il 14 per cento ha registrato una flessione del movimento nella propria struttura ricettiva.

Eccellenti anche le previsioni per i mesi di luglio e agosto, con tassi di occupazione camere in linea con le stagioni balneari pre-pandemiche. Se il 37 per cento degli operatori turistici interpellati sta ottenendo risultati migliori del 2021, in termini di occupazione camere e di presenze, il 28 per cento ne registra anche di migliori del 2019. Per il mese di agosto il tasso di occupazione di camere e letti, secondo le indicazioni del sondaggio, si attesta mediamente vicino al 90 per cento, con il 35 per cento degli operatori turistici che dichiara un riempimento letti superiore al 90 per cento e il 26 per cento compreso tra l’80 e il 90 per cento.

Come ormai consolidato da alcuni anni, sono le strutture di categoria superiore (4 e 5 stelle) a registrare le performance occupazionali migliori, a testimonianza di come i viaggiatori cerchino sempre più soluzioni di alloggio comode, rassicuranti e confortevoli.

Anche nell’estate 2022 è evidentemente la clientela italiana a determinare il successo della stagione balneare, ma in termini di internazionalizzazione dei flussi turistici il sondaggio del Panel evidenzia un sostenuto ritorno dei mercati esteri. Il 37 per cento degli operatori intervistati dichiara una crescita della clientela straniera rispetto all’estate scorsa (con un incremento medio del +15,1 per cento), il 35 per cento si trova in linea con il 2021, mentre c’è un 28 per cento che rileva una leggera flessione. Per quanto riguarda i mercati di provenienza della clientela internazionale, sono Germania (60%), Svizzera (48%), Francia (24%) e Austria (23%) i principali bacini turistici per la Riviera. Ma c’è anche un 32% di operatori interpellati che dichiara di non ospitare abitualmente clientela internazionale.

Andando ad analizzare i target della clientela, le risposte degli operatori sottolineano come siano sempre le famiglie con bambini la tipologia di ospite prevalente sulla Riviera: lo afferma il 58 per cento dei rispondenti.

Il movimento autostradale rilevato nel periodo maggio-giugno conferma il trend stagionale di ripresa del movimento turistico (+7,6% sul 2021) e il progressivo riavvicinamento ai valori pre-Covid (-2,5% sul 2019). Il confronto con il 2021 evidenzia andamenti più brillanti in 4 caselli sui 10 monitorati: Cesena Nord (+10,8%), Valle del Rubicone (+8,5%), Rimini Sud (+19,9%) e Cattolica (+10,3%).