Ucraina: Draghi, “in Germania si terrà una conferenza per preparare un piano di ricostruzione”. “Propaganda russa nei Paesi Ue sempre più aggressiva”

“Tutti hanno riaffermato il sostegno unanime all’Ucraina nella sua guerra, su tutti i piani: finanziario, militare e soprattutto, si è ricominciato a parlare di ricostruzione. Probabilmente ci sarà una grande conferenza in Germania per cominciare a preparare un piano di ricostruzione”. Lo ha affermato ieri il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, parlando ai giornalisti al termine del Consiglio europeo informale svoltosi a Praga.

Sull’Ucraina “c’è sostanzialmente grande unità”, ha aggiunto il premier, evidenziando che “molti Paesi si sono lamentati della propaganda russa nei loro Paesi che è diventata più aggressiva. Hanno posto il problema” chiedendo “cosa fare perché effettivamente questa propaganda piena di menzogna. E quindi i Paesi reagiscono”.

“Sull’energia le cose si stanno muovendo. La Commissione presenterà al Consiglio europeo del 19 ottobre una proposta in cui i tre elementi – far di diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e un inizio della riforma del mercato dell’elettricità – ci saranno”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, parlando ai giornalisti al termine del Consiglio europeo informale svoltosi a Praga.

Il premier ha detto di condividere “la proposta fatta da Gentiloni e Breton” di un nuovo Sure per contrastare il caro bollette, “proposte simili – ha precisato – le ho fatte 5-6 mesi fa. Una proposta molto naturale in questa situazione, tanto più dopo la decisione tedesca”. Per Draghi “è quello che serve per cercare di mettere tutti i Paesi – sia quelli che hanno uno spazio fiscale sia quelli che non ce l’hanno – su un livello uguale”. Il premier ha precisato che “non abbiamo parlato tanto delle questioni, anche perché tra ora e il 19-20 ottobre la presidenza ceca ha detto che convocherà tanti Consigli energia quanti saranno necessari per arrivare ad una proposta concreta”. Al prossimo Consiglio europeo “dobbiamo aspettarci per parola della stessa presidente della Commissione non più vaghe proposte ma qualcosa di più chiaro, concreto e magari già proposte di regolamento”.