Cesena
Un anno di Giunta Lattuca, il punto in un confronto pubblico
La squadra del sindaco di Cesena Enzo Lattuca si è insediata da poco più di un anno a palazzo Albornoz e ieri sera, come da tradizione per gli amministratori locali, è salita sul palco della Festa dell’Unità di Sant’Egidio per un primo bilancio dell’azione di governo.
I piani della Giunta negli ultimi mesi sono stati inevitabilmente stravolti dal lockdown e da un’emergenza sanitaria ancora gravida di incertezze per il futuro. Per questo l’appuntamento degli amministratori ha ripercorso le tante attività messe in campo nel periodo di quarantena, per poi guardare avanti: “Vogliamo riprendere il filo della nostra idea di città, mostrando dinamismo anche nel cambiare i progetti, con la consapevolezza che non siamo ancora fuori da questo pericolo” ha esordito Lattuca di fronte ad una platea di ligi cesenati, tutti distanziati e con mascherina d’ordinanza.
L’assessora ai servizi alla Persona Carmelina Labruzzo ha annunciato la prossima riapertura dei centri diurni per anziani, chiedendo la collaborazione dei cittadini in vista della riapertura di tutti i servizi scolastici ed extra scolastici. “Siamo pronti a partire in sicurezza, certi che sarà un anno scolastico diverso e impegnativo” le ha fatto eco il sindaco.
Carlo Verona, assessore alla Cultura, ha ricordato i tanti eventi del cartellone estivo di Cesena (“a giugno non avrei dato per certa una simile programmazione”) per annunciare poi che il terzo lotto della Malatestiana sarà pronto entro la fine dell’anno: “con la sua apertura gli spazi saranno riorganizzati. Avere finalmente un direttore scientifico per la biblioteca è stato un grandissimo salto di qualità”. A seguire il Comune interverrà sul museo archeologico, mentre continua l’iter progettuale della nuova pinacoteca a palazzo Oir.
Il settore urbanistica è impegnato con il cantiere del nuovo Pug, il piano che prenderà il posto di un Prg con ormai vent’anni sulle spalle: “Gli incontri previsti a marzo con i cittadini sono saltati, ma il percorso partecipativo ripartirà a breve con un doppio canale, in presenza e digitale. Terremo conto dei temi dell’abitare, dei modi di lavorare della mobilità” ha assicurato l’assessora Cristina Mazzoni.
Christian Castorri, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, ha sottolineato il corposo piano di manutenzioni messe in atto da subito, tra riasfaltature e altri lavori. Il sette di settembre partirà il cantiere per la messa in sicurezza del viadotto Kennedy (zona Casali), mentre prosegue il percorso per le “tre piazze” Almerici, Bufalini e Fabbri: “Il capitolato è stato pensato per poter gestire il cantiere nel migliore dei modi”. L’intenzione è quella di non trascinare i lavori per le lunghe come avvenuto in piazza della Libertà.
Per svecchiare il patrimonio Erp il Comune ha messo all’asta gli alloggi più vecchi e i frutti della vendita saranno destinati alla manutenzione o realizzazione di nuove “case popolari”. Mentre sulle attrezzature sportive il Comune ha coinvolto Coni, comitato Paralimpico e Ufficio scolastico per mettere in campo progetti che possano garantire una buona fruibilità a tutti, dallo sportivo allo studente.
Tante opere in programma a fronte di risorse messa a dura prova dall’emergenza virus: “Rispetto agli 88 milioni di euro di entrate previsti ne sono venuti meno 8,8 milioni, il 10 per cento esatto – ha spiegato l’assessore al bilancio Camillo Acerbi – un buco che chiuderemo con una variazione, da votare nel Consiglio del 17 settembre, con risorse arrivate dallo Stato e in parte utilizzando l’avanzo di gestione dell’anno precedente. In questo scenario diventano ancora più importanti i nostri progetti di lotta all’evasione, recupero degli insoluti e revisione della spesa. Ma non basteranno, per cui si dovranno fare delle scelte sul fronte delle uscite, tenendo bene conto le esigenze delle persone, a partire dagli ultimi”.
L’assessora Francesca Lucchi ha ricordato come assieme al Pug viaggi appaiato anche il Pums, piano della mobilità sostenibile che si annuncia ambizioso: “Bisogna ripensare la città del futuro riducendo il traffico, e abbiamo il compito e il dovere di creare le condizioni per poter abbandonare l’uso dell’auto, un utilizzo da ridurre del 40-45 per cento. I monopattini condivisi, servizio offerto da una società privata senza costi per il Comune, sono solo una piccola parte di un mosaico di azioni. Entro fine anno partiremo con nuove ciclabili di emergenza, ossia senza cordoli e con la sola segnaletica orizzontale, continuando a mettere in rete tra loro le piste ciclabili nuove e vecchie, L’idea è di realizzare delle linee di “bicipolitana” che mostrino in modo chiaro i tempi di spostamento. Su 600 chilometri di strade, oggi ne abbiamo 93 con piste ciclabili. Non tutte le strade potranno averne una, ma tutte dovranno essere messe in sicurezza per la mobilità debole”.
Tra le grandi opere di cui la città ha bisogno, da realizzare nel caso arrivino finanziamenti straordinari dallo Stato o dall’Europa, troviamo il completamento della Secante e la circonvallazione di Calabrina, oltre al tema dolente dell’abitare: “Case in affitto a Cesena a prezzi dignitosi non ce ne sono – ha commentato il sindaco – speriamo che l’avvio del quartiere Novello, il cui cantiere si è già insediato, possa dare una prima risposta”.
Su tutti i piani per il futuro aleggia comunque l’incognita di una seconda ondata del virus, unita per di più al venir meno del blocco dei licenziamenti: “Come Comune, in collaborazione con la grande rete di solidarietà che questa città è in grado di esprimere, siamo pronti a tamponare le emergenze sociali – ha concluso Lattuca – tutto ciò che potremo fare lo faremo”. Un atteggiamento alla “whatever it takes”, di Draghiana memoria, che mostra la determinazione dell’Amministrazione ma che si spera possa rimanere solo un’ipotesi.