Cesena
Un campus “Forte improvviso”
Far incontrare attraverso l’improvvisazione due mondi in comune: la musica e il teatro. È stato questo il leitmotiv del campus estivo ‘Forte improvviso’ ospitato a Palazzo Nadiani, in centro storico, e curato dall’associazione ‘Baubhaus’ nell’ambito del progetto ‘La città della musica’, conclusosi lo scorso venerdì.
Questa seconda edizione ha coinvolto una ventina di giovanissimi (tra gli 11 e i 14 anni), di cui la metà riservati agli iscritti dell’Istituto musicale ‘Corelli’. “Prendere in mano gli strumenti e dare vita sul momento a una musica nuova è proprio come raccontare una storia senza avere alcun copione, per riuscirci occorrono ascolto, disponibilità e generosità totali – spiega la violoncellista e docente Elisabetta Canziani, che ha condotto il campus insieme allo psicoterapeuta Michele Di Felice –. Personaggi e melodie hanno preso vita in queste due settimane sotto gli occhi e le orecchie dei ragazzi, divertiti e stupiti da quello che si può costruire insieme. Il fatto che alcuni sapessero suonare ed altri no non ha costituito un problema, ma un’enorme ricchezza. Durante questo campus la finalità di ogni improvvisazione, musicale o teatrale, non era mai la performance fine a sé stessa o il risultato estetico ottenuto, ma la consapevolezza di come ascoltarsi facendo sì che ognuno potesse far sentire la propria voce, fosse essa un potente tamburo o un esile ukulele, senza giudizi alcuni”.
Il progetto era gratuito per i partecipanti grazie al sostegno della Fondazione Carisp e dell’Asp Cesena-Valle Savio. “Oggi i ragazzi hanno un bisogno estremo di trovarsi, esprimersi, relazionarsi. Non è vero che preferiscono stare dietro allo schermo: il più delle volte mancano le alternative, qualcosa che li appassioni e li faccia sentire protagonisti”, sottolinea Canziani.